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3 Maggio 2023

Decreto lavoro 2023, via libera del Cdm: le misure del Governo

Dall’addio al reddito di cittadinanza, agli sgravi fiscali per nuove assunzioni e agevolazioni per la famiglia. Meloni: “Liberato un tesoretto da 4 miliardi"

Il Decreto lavoro 2023 approvato il 1 maggio, dal Consiglio dei ministri "interviene con misure volte a ridurre il cuneo fiscale, per la parte contributiva, nei confronti dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35.000 euro lordi annui; a contrastare la povertà e l’esclusione sociale, con particolare attenzione per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti fragili, minori o anziani; a promuovere politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di assicurare un’adeguata formazione a chi non ha un’occupazione ed è in grado di svolgere un’attività lavorativa e di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro", come si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi.

 

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"Nel giorno della festa dei lavoratori il governo sceglie di lavorare, sceglie di lavorare per dare risposte a lavoratori e lo facciamo con una serie di provvedimenti assai articolati. Il più importante è il taglio delle tasse sul lavoro. Abbiamo liberato un tesoretto di 4 miliardi grazie al coraggio di alcuni provvedimenti, penso al superbonus e alla questione delle accise, e oggi destiniamo l'intero ammontare al più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni", ha detto il premier Giorgia Meloni.

 

Taglio del cuneo fiscale - Il taglio del cuneo fiscale e contributivo fino alla fine dell'anno aumenta di altri quattro punti: per i periodi di paga dall’1 luglio 2023, la misura dell'esonero sale dagli attuali due punti a sei punti per i redditi fino a 35mila euro e dagli attuali tre a sette punti per i redditi fino a 25mila euro. Il Ministero dell'Economia ha fatto sapere che lo sgravio contributivo viene elevato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25 mila euro mentre viene innalzato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35 mila. "Circa 4 miliardi vengono destinati, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023 (senza ulteriori effetti sulla tredicesima), all'incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio". L'aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a 100 euro mensili medi.

 

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Fringe benefit - Il tetto dei fringe benefit detassati per i lavoratori dipendenti con figli a carico sale a 3mila euro. Solo per il 2023, la bozza indica che "non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze" di acqua, luce e gas, fino a 3mila euro

 

Assegno di inclusioneLa misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza arriverà dal primo gennaio 2024, come misura di "contrasto alla povertà, alla fragilità e all'esclusione sociale", rivolto alle famiglie in cui sono presenti disabili, minori o over-60 e che potrà arrivare a 500 euro al mese (630 euro se composta da over 67 o con disabili gravi), cui aggiungere 280 euro mensili se vivono in affitto. L’Assegno di inclusione verrà erogato per diciotto mesi e potrà essere rinnovato, dopo lo stop di un mese, per periodi ulteriori di dodici mesi. Necessario essere residenti in Italia da almeno cinque anni e avere un Isee non superiore a 9.360 euro. Per avere il beneficio si dovrà iscriversi al Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa (Siisl)

 

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Strumento di attivazione al lavoro - Per gli occupabili partirà dal primo settembre 2023. La partecipazione a corsi di formazione, di qualificazione professionale o a progetti utili alla collettività diventa vincolante. Il beneficio sarà di 350 euro e al massimo per dodici mesi, non rinnovabili

 

Incentivi per le assunzioni - Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell'Assegno di inclusione con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, sarà riconosciuto, per dodici mesi, l'esonero del 100% dei contributi previdenziali, nel limite di 8mila euro annui (al 50% se a tempo determinato o stagionale)

 

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Assunzioni neet - Fra le ipotesi circolate nelle ultime ore ce n’è anche una che riguarda i datori di lavoro privati: se assumeranno dall’1 giugno al 31 dicembre 2023 under 30 Neet (giovani che non studiano e non lavorano e non cercano lavoro)  e che siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” potranno presentare domanda per ottenere “un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali”

 

Contratti a termine - Previsti poi meno vincoli sulle causali per i rinnovi oltre l'anno (fino a dodici mesi non sono richieste) e non oltre i 24 mesi: le causali sono affidate ai contratti collettivi o, in attesa della previsione contrattuale, individuate dalle parti per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva (in questo caso comunque entro il 31 dicembre 2024)

 

Voucher - Si alza la soglia delle cosiddette prestazioni di lavoro occasionale da 10mila a 15mila euro per chi opera nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e parchi di divertimento. Inoltre nel provvedimento c'è anche il rifinanziamento del fondo per la riduzione della pressione fiscale prevista dalla scorsa manovra.

 

Regole per le assunzioni di disabili in azienda

 

Norme per la disabilità - Il Cdm ha inoltre varato il primo decreto delegato nell'ambito della legge delega sulle disabilità. La ministra Alessandra Locatelli ha spiegato che ci sarà anche una norma che prevede un contributo in favore degli enti del Terzo settore e delle Onlus per i giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni assunti, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra il 1° agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023. Per l'erogazione del contributo sarà istituito un apposito fondo, con una dotazione di 7 milioni di euro per l'anno 2023 che potrà essere anche integrato successivamente.

 

Regole rafforzate per la sicurezza sul lavoro- Si istituisce al Ministero del lavoro un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative. Si prevedono, tra l'altro: l'obbligo per i datori di lavoro di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi; l'estensione ai lavoratori autonomi di alcune misure di tutela previste nei cantieri; l'obbligo di formazione specifica in capo al datore di lavoro nel caso di utilizzo di attrezzature di lavoro per attività professionali e conseguenti sanzioni in caso di inosservanza. 

Redazione sintony.it