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25 Aprile 2023

Sgarbi "distrugge" la mostra di una scuola in Calabria “è una ca**ta”

Non l’ha mandato a dire alla preside impietrita: “Ma cos’è questa schifezza, fa c****e e orrore”, poi l’attacca per la grammatica
Sgarbi con la preside e gli alunni dell'Alberghiero

Beh, Sgarbi non le manda a dire, si sa e non  è una novità. E lo ha fatto senza peli sulla lingua anche una decina di giorni fa, il 14 aprile, all’inaugurazione di una mostra presso il Museo del Cedro (Palazzo Marino), nel Comune di Santa Maria del Cedro in Calabria, allestita dall’istituto Ipsseoa di Praia a Mare. Alla vista del Qr code sui cartelloni è letteralmente andato in bestia.

 

Ma vediamo quel che è successo. Avere un sottosegretario alla Cultura all’inaugurazione di una mostra scolastica equivale a un ritorno di visibilità non indifferente. Se il nome è quello di Sgarbi poi, allora hai fatto centro. Questo è quello che, in buonafede, ha pensato il Dirigente Scolastico dell’istituto alberghiero Ipsseoa, Maria Cristina Rippa, che lo ha invitato alla mostra “Protagonisti del tempo d’arte” presso il Museo del Cedro. Orgogliosa dell’operato della scuola e della presenza del sottosegretario, il Dirigente ha autorizzato la pubblicazione su Facebook di alcuni scatti dell’evento in cui, a corredo, si legge: “ad impreziosire l’evento e il servizio di ristorazione offerto, la partecipazione del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi”. Ma non è andata bene come la preside pensava.

 

L'ira di Sgarbi alla mostra in una scuola cosentina: "il mondo vede questa  c*** e non viene più in Calabria" | VIDEO

 

Appena arrivato e ha visto il codice Qr, Sgarbi è andato su tutte le furie:    "Questa è la fesseria di una mente malata – ha urlato -, è una schifezza la potenzialità della tecnologia e fa cagare, fa schifo, è orrore", attacca il sottosegretario nel filmato che lui stesso ha postato su Tiktok, prendendosela con la preside. "Con questo lo facciamo vedere al mondo", replica la dirigente scolastica, Maria Cristina Rippa. "Il mondo vede questa cagata e non viene mai più in Calabria", la risposta piccata di Sgarbi.

 

La preside, a quel punto, ammutolita, tanta una difesa e indica il codice da scansionare con il telefono: "Lei non ha visto nemmeno cosa c'è qui dentro". Sgarbi si arrabbia ancora di più: "Non lo voglio vedere, non voglio usare un computer. Ce l'ha un libro? Me lo dia". Poi il sottosegretario alla Cultura ingaggia un vero e proprio confronto con la preside: "Perché gentile è (scritto, ndr) con la g maiuscola? – comincia Sgarbi leggendo il cartellone –. Ha studiato la grammatica lei? Va con la g minuscola, perché è una parola semplice. Perché abbraccio minuscolo? Gentile che cazzo vuol dire? Niente". Timida e imbarazzata la risposta della dirigente: "È il nostro valore". Sgarbi va su tutte le furie: "Ma che vuol dire, l'aggettivo è un aggettivo, va con la g minuscola". E ha ragione!

 

Ma cos'è questa schifezza, fa c****e e orrore: Sgarbi inaugura così una  mostra di una scuola

 

"Possiamo caricare di significato le parole?", prova a chiedere lei. "Non può caricare le lettere", chiosa lui. Poi c'è la scena finale, nel video caricato dal sottosegretario: "Ho parlato con ogni pittore e lei mostra delle schifezze e dice che sono belle". Alla preside non resta poi molto da fare: "Mi scusi, mi scusi, non mi deve dire nulla". E Sgarbi la chiude così: "Fanno schifo e questa cosa qua è diseducativa". Laconico. Come sempre! Al termine? Foto di rito con Sgarbi leggermente rigido e la preside con un viso abbastanza tirato dall’imbarazzo!

Redazione sintony.it