La sede distaccata di Lodi dell’Università Statale di Milano, ospite della facoltà di Veterinaria, ha deciso di accogliere i cani dei suoi dipendenti all’interno degli uffici. Ma a determinate condizioni. Si tratta di un accordo interno, sottoscritto dall’ateneo milanese dopo due anni di sperimentazione. Che gli amici a quattro zampe possano affiancare i loro padroni sulla scrivania o durante la pausa caffè è senza dubbio un grande traguardo per chi considera il proprio cane alla stregua di un figlio ma, come ogni accordo che si rispetti, ci sono delle condizioni a cui non ci si può sottrarre: gli animali che vorranno trascorrere le loro giornate all’interno dei locali dell’ateneo dovranno essere rigorosamente puliti, spazzolati, assicurati e vaccinati. E poi, alcuni ambienti resteranno off limits: tra gli altri, sicuramente aule di lezione, laboratori e mensa.
Vietato disturbare colleghi, studenti o qualsiasi altro frequentatore o dipendente dell’università. Pertanto, il cane dovrà frequentare un corso apposito di educazione insieme al padrone. In caso di uffici con spazi condivisi, la presenza del cane dovrà essere accordata necessariamente da tutti i colleghi di scrivania. Resta invece per gli studenti una concessione straordinaria – legata a condizioni di disabilità o situazioni di difficile gestione dell’animale – quella di poter portare i loro cani all’interno dell’ateneo.
Ma non è il primo caso: a Crema il Comune, già dal 1 ottobre del 2021, aveva dato l’ok alla sperimentazione che dava la possibilità ai dipendenti di portare il proprio cane sul posto di lavoro, per un anno. L'idea era quella di aumentare il benessere fisico e psicologico dei dipendenti, permettendo loro di tenersi vicino il proprio animale da compagnia.
Anche negli Stati Uniti i cani e i gatti stanno tornando negli uffici, dopo le restrizioni per la pandemia da Covid-19. La maggior parte delle aziende, pubbliche e private, e gli uffici hanno aperto allo smart working, consentendo ai dipendenti di operare sia a casa sia in ufficio. Accade così che molti proprietari di animali domestici vogliono tenere i loro compagni nelle vicinanze e, dopo l'ok di dirigenti e capiufficio, si fanno accompagnare al lavoro.
In Italia il problema è diverso: prima è necessario trovare un lavoro, poi magari si può pure pensare di portare il cane!
Redazione sintony.it