Oggi condannati all’ergastolo, ma per i coniugi di Erba, protagonisti della Strage Erba avvenuta nel 2006, sono state raccolte testimonianze e altri atti che dimostrerebbero il contrario.
Se la Corte di Brescia dovesse reputare le prove ammissibili, si potrebbe riaprire un nuovo processo.
Si tratterebbe di una svolta nel sistema giudiziario e nel caso di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
I coniugi sono accusati di essere gli autori di quattro omicidi: Raffaella Castagna, del figlio Youssef Marzouk di soli 2 anni, della nonna del piccolo Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini. Nei loro confronti sono stati raccolte testimonianze e altri atti che dimostrerebbero il contrario.
La revisione, più volte annunciata dal difensore Fabio Schembri, si fonderebbe su nuovi testimoni ma anche su intercettazioni ambientali mai prese finora in considerazione. Dalla sentenza definitiva del 20 aprile 2010 non hanno più messo piede fuori dal carcere. Romano sta scontando l’ergastolo nel carcere di Opera, mentre la moglie Bazzi a Bollate.
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