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21 Marzo 2023

Bullismo: sindaco propone multe di 300 euro ai genitori, pagheranno se i figli sbagliano

L'iniziativa del sindaco Pd di Cento: “E’ un incentivo alla consapevolezza delle famiglie”. Regolamento in uso in altri comuni dove la multa arriva a 500 euro

La Regione Sardegna ha stanziato 150 mila euro per combattere il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole elementari e medie. Nel piano dell’Assessorato della Pubblica istruzione è previsto che il Servizio della Direzione Generale Pubblica istruzione emani un avviso volto alla selezione di progetti per l’istituzione di sportelli di ascolto, coordinati e gestiti da professionisti specializzati in interventi sul bullismo che coinvolgano alunni e alunne, insegnanti e genitori. “Un intervento quanto mai necessario – spiega l’assessore Andrea Biancareddu - perché ormai il fenomeno sta diventando davvero preoccupante e pericoloso per la stessa incolumità dei ragazzi”.

 

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Ma c’è chi fa da sé e usa – giustamente – il pugno duro e s’inventa “uno strumento in più per contrastare il fenomeno del bullismo”. Così il 29enne sindaco di Cento, in provincia di Ferrara, Edoardo Accorsi, preferisce definire l'articolo che a breve entrerà nel regolamento di polizia urbana del Comune e che stabilisce di sanzionare le famiglie dei giovani bulli. Nel nuovo regolamento, che verrà votato il 22 marzo, è stato inserito infatti l'articolo 7 bis, suddiviso in sei commi, che sostanzialmente introduce la possibilità per l'Amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono «costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza». In altre parole se sbagliano i figli, pagano anche i genitori.

 

«L'idea nasce dall'esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione - spiega il giovane sindaco del Pd - dove siamo stati chiamati ad intervenire in diverse situazioni di bullismo, insieme alla polizia locale, alle forze dell'ordine e alla scuola». Comportamenti intimidatori e aggressivi, che sono vietati «in tutte le aree pubbliche, aperte al pubblico - si legge nel testo del regolamento - all'interno degli istituti scolastici, delle loro pertinenze e sui veicoli del trasporto pubblico», si trasformeranno quindi in multe per le famiglie dei bulli. E «le violazioni si riterranno accertate, anche sulla mera scorta di informazioni testimoniali assunte da insegnanti, studenti, operatori scolastici e chiunque possa riferire elementi utili».

 

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Si tratta di una «cosa concreta - spiega sempre Accorsi -, anche se l'applicazione non è stata ancora testata e dovremo quindi valutare se funziona, ma non siamo la prima amministrazione che lo ha adottato». Un regolamento simile è già in vigore nel Comune di Lonigo, in provincia di Vicenza e a Cameri, in provincia di Novara, e in entrambi i casi le multe possono arrivare fino a 500 euro.

 

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Il sindaco sottolinea che il «nuovo strumento» è una «sintesi istituzionale», discusso prima con la polizia locale, forze dell'ordine e istituzioni scolastiche, che ovviamente dovranno accertare gli atteggiamenti intimidatori o aggressivi. «Non vogliamo certo sostituirci a chi ha già il compito di vigilanza e di intervento in materia di sicurezza, ma questo problema va affrontato tutti insieme». La multa «è anche un incentivo alla consapevolezza delle famiglie, che in alcuni casi tendono a ridimensionare il fenomeno del bullismo. In ogni modo - spiega - ci sarà anche la possibilità per i genitori di tramutare la multa in un progetto educativo e di recupero per il figlio». Il primo approccio del Comune, infatti, «rimane sempre quello educativo e di sensibilizzazione, perché questo è un tema molto delicato». Qualcuno potrebbe dire che dietro questa scelta si nasconde una manovra per far entrare soldi nelle casse del Comune. «Non è assolutamente questo il motivo, non serve a fare cassa, qui non si parla di multe per le auto in doppia fila, e poi abbiamo introdotto la possibilità di commutare la sanzione. Spero che il regolamento venga votato all'unanimità».

Redazione sintony.it