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13 Marzo 2023

Sì, i soldi fanno la felicità. Parola di premio Nobel

Uno studio spiega che la ricchezza rende felici e che non esiste una fase di stallo sopra una certa soglia, come era stato teorizzato in precedenza

soldi fanno davvero la felicità?  Si, la felicità aumenta e anche proporzionalmente al reddito, seppur con le solite delle eccezioni. Da anni psicologi, economisti e ricercatori, fra cui anche Daniel Kahneman e Angus Deaton, premiati con il Nobel per l'economia  nel 2002 e nel 2015 studiano il tema. Già nel 2010, Kahneman e Deaton avevano pubblicato dei risultati sulle loro ricerche in merito, che sono poi stati almeno in parte contraddetti da una pubblicazione del 2021 di Matthew Killingsworth, ricercatore senior alla Wharton School della University of Pennsylvania (Stati Uniti). E come si suol dire, fra i due litiganti il terzo gode: Kahneman, attualmente professore di psicologia presso la Princeton University (Stati Uniti), Killingsworth e Barbara Mellers, professoressa di psicologia e di marketing presso la University of Pennsylvania, hanno unito gli sforzi in uno studio che sembra risolvere il conflitto e che è stato recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Pnas. Lo studio conclude che sì, i soldi fanno la felicità anche oltre una certa soglia di reddito precedentemente individuata, ma solo se non siamo di base troppo scontenti.

 

I soldi fanno la felicità: lo conferma un nuovo studio

 

Dal lavoro di Kahneman e Deaton del 2010 era emerso che la felicità dei partecipanti allo studio saliva al crescere del proprio reddito annuale, raggiungendo però una fase di stallo (plateau) sopra i 75mila dollari. Ovvero, sopra questa soglia di reddito annuale la felicità delle persone non sembrava più dipendere dall’aumento della propria ricchezza. La pubblicazione di Killingsworth del 2021, invece, concludeva esattamente l’opposto, mostrando che il livello di felicità continuava a dipendere dal proprio reddito anche oltre questa soglia. 

 

La scienza pone spesso di fronte a contraddizioni , che fanno parte del processo di ricerca e consolidamento dei risultati scientifici. Durante il lavoro, il gruppo di ricercatori si è reso conto che i risultati pubblicati nel 2010 si basavano su un sondaggio che non era “ben tarato” per misurare alcune sfumature importanti e finiva per sovrastimare la felicità di chi rispondeva alle domande. Andando poi ad analizzare meglio i dati raccolti con lo studio del 2021 e focalizzandosi sulla porzione di partecipanti che risultava generalmente infelice, o che si dichiarava tale, i ricercatori si sono resi conto che sì, il modello proposto nel 2010 andava d’accordo con l’andamento relativo a questa porzione di popolazione. 

 

I soldi fanno la felicità, lo dice la scienza. Lo studio: «Con redditi più  elevati il benessere è maggiore»

 

In altre parole, la conclusione tratta nel 2010 non era completamente sbagliata, semplicemente il modello non si può applicare all’intera popolazione, ma solo a quella che risulta di base più infelice. Per queste persone vale sì la teoria precedentemente formulata, per cui il livello di felicità aumenta all’aumentare del proprio reddito annuale ma solo fino a un certo valore soglia. Per il resto della popolazione, invece, il livello di felicità rimane proporzionale al reddito annuale anche sopra questa soglia, stando alle conclusioni del terzo studio “pacificatore”. Naturalmente, resta aperta la domanda su che cosa sia la felicità, o meglio, da quali e quante variabili sia determinata. “Il denaro è solo uno dei tanti determinanti della felicità”, conclude lo stesso Killingsworth. “Non è il segreto per la felicità, ma può probabilmente aiutare un po’”.

Redazione sintony.it