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6 Marzo 2023

Fumo, l’Italia verso la stretta finale e lo stop totale, a breve vietato anche all'aperto

L’ulteriore stretta sulle bionde, e-cig, svapo, Iqos e simili riguarda anche bar e ristoranti all’aperto, fermate di metro, bus, treni e traghetti

Addio totale, o quasi, al fumo. Il Governo ha deciso di tare un taglio netto alle bionde, alle e-cig, prodotti da svapo, Iqos e gli altri oggetti a tabacco surriscaldato estendendo divieto con una nuova stretta sui tabagisti. Il ministro della Salute Orazio Schillaci aveva preannunciato in Parlamento il giro di vite e ora i tecnici hanno elaborato una bozza che estenderà divieti e limitazioni già presenti nella legge Sirchia. Il provvedimento, secondo il Quotidiano Sanità, prevede che non si possa più fumare nei tavoli all’aperto di bar e ristoranti, così come alle fermate all’aperto di metro, bus, treni e traghetti. Il divieto di fumo al chiuso è esteso anche ai prodotti alternative alle vecchie sigarette, con molti di loro che non erano al momento regolamentati. Addio alle sale fumatori istituite negli aeroporti e in altri locali al chiuso.

 

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Stretta in arrivo infine anche per la pubblicità delle sigarette elettroniche di vario tipo. Il Quotidiano Sanità fornisce poi ulteriori dettagli spiegando che ci sarà il divieto assoluto di accendersi una sigaretta se nelle vicinanze si trovano bambini o donne in gravidanza. Inoltre non sarà più possibile fumare nei dehors di bar e ristoranti, ma qui potrebbero rimanere delle aree riservate ai fumatori. Da capire ora quale sarà la volontà politica di portare avanti integralmente la bozza stilata dai tecnici del ministero della Salute.

 

51,597 Foto No Fumo, Immagini e Vettoriali

 

L’idea è ancora in fase di bozza e quindi le norme più stringenti potrebbero subire modifiche da parte de ministro della Salute Orazio Schillaci, anche a seguito di un confronto all’interno dell’Esecutivo visto la portata delle novità. Per quanto riguarda anche lo strumento legislativo ancora non è chiaro se sarà un disegno di legge di iniziativa governativa, oppure se il testo sarà inserito in un altro provvedimento da approvare (l’occasione poteva essere il decreto Milleproroghe, dove la bozza non è però rientrata), come accadde per la legge Sirchia. Tutto quindi dipenderà dalla volontà politica, e non solo del ministro Schillaci, di portare avanti le nuove regole anti fumo in Italia.

 

Come ricorda il ministero della Salute, e come sottolineato dal ministro nell’annunciare la volontà di introdurre nuove norme più restrittive, i danni provocati dal fumo sono innumerevoli e rilevanti. L'assunzione costante e prolungata di tabacco è in grado di incidere sulla durata della vita media oltre che sulla qualità della stessa: 20 sigarette al giorno riducono di circa 4,6 anni la vita media di un giovane che inizia a fumare a 25 anni. Ovvero, per ogni settimana di fumo si perde un giorno di vita. Si stima che di 1.000 maschi adulti che fumano uno morirà di morte violenta, sei moriranno per incidente stradale, 250 saranno uccisi dal tabacco per patologie ad esso correlate.

 

Sigarette elettroniche fumo passivo

 

In più i dati evidenziano come a 20 anni dalla sua approvazione la Legge Sirchia ha ormai esaurito i suoi effetti e il numero dei fumatori ormai da qualche anno non scende più. Allo studio anche il contraccolpo economiche che ‘invcitabile consumo di tabacco provocherà alle casse dei Monopoli di Stato. Nel 2021 l'erario ha incassato 14,41 miliardi dal tabacco. E ogni anno le malattie legate al fumo costano circa 26 miliardi fra costi diretti e indiretti.

Redazione sintony.it