News

Attualità
1 Marzo 2023

Da Osilo a Londra, il Marcus Kitchen & Bar nella top ten dei ristoranti italiani della city

Marcus kitchen & bar premiato dal Open table. L'avventura di Davide Olmeo e dello chef Marco Guarino è iniziata nel 2020

Londra ha il suo fascino in tutto il mondo rappresenta da sempre “la meta” per eccellenza, soprattutto per i giovani. E per chi ha voglia di affermarsi e di esprimere le proprie potenzialità. Metropoli cosmopolita per eccellenza, Londra ha accolto e offerto il successo a chi lo ha voluto e cercato. È il caso di Davide Olmeo, sardo di 41 anni, che con il socio e compagno nella vita, Marco Guarino, napoletano di 39 anni, nel dicembre del 2020 ha trasformato una vecchia caffetteria di Enfield nel ristorante “Marcus Kitchen & Bar”. Da Osilo a Londra quindi con una valigia carica di speranza e di determinazione per aprire uno dei più apprezzati ristoranti italiani della capitale inglese. La storia è raccontata sulle pagine de La Nuova Sardegna.

 

In poco tempo “Marcus Kitchen & Bar” con 40 posti a sedere all’interno e 60 all’esterno, ha scalato la classifica del celebre portale OpenTable, arrivando in sesta posizione tra i ristoranti italiani, grazie alle ottime recensioni dei clienti. Il segreto del loro successo? Puntare tutto sulla qualità delle materie prime, come il pesce, acquistate ogni giorno nel mercato di quartiere. «Noi proponiamo la vera cucina italiana – racconta Davide – in una realtà dove i ristoranti italiani ormai offrono una cucina mista molto british». Ecco, il segreto, la vecchia e genuina cucina italiana, con un tocco sardo e napoletano.

 

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona

 

I piatti più apprezzati sono naturalmente quelli di mare, come il risotto alla pescatora, che è diventato un obbligo massaggiare. Nella cucina del “Marcus” c’è naturalmente anche un tocco sardo. «Da noi non manca il pane carasau – spiega Davide, che si è laureato in fotografia proprio a Londra –, a periodi proponiamo la fregula e poi tra i vini ci sono sempre cannonau e vermentino. Infine, per gli amanti della birra, abbiamo anche l’Ichnusa».

L’avventura imprenditoriale di Davide e Marco è iniziata in un momento storico molto difficile. Il loro ristorante ha aperto i battenti due settimane prima del lockdown per il coronavirus. «È stato un duro colpo – ricorda Davide, che nei primi anni a Londra ha lavorato come cameriere in alberghi prestigiosi come il Bulgari –. Dopo avere lavorato per due anni per aprire, tra burocrazia e ristrutturazioni, siamo rimasti chiusi tre mesi. All’inizio lavoravamo in quattro, io in sala e Marco in cucina. Oggi siamo in undici, quasi tutti italiani in un ambiente familiare per i nostri clienti, vogliamo che si sentano a casa. Il nostro obiettivo – aggiunge Davide Olmeo – è creare un franchising. Proporre una cucina italiana di qualità, con prodotti freschi, in un ambiente rilassato e familiare». Un’idea semplice, ma che evidentemente nel mondo globalizzato di oggi, dove tutto tende a uniformarsi, è molto apprezzata.

 

Nessuna descrizione della foto disponibile.



Davide Olmeo ha lasciato la Sardegna appena 19enne e dopo diversi anni a Desenzano del Garda, dieci anni fa ha deciso di trasferirsi a Londra. Qui ha iniziato dal basso, facendo il lavapiatti, ma poi in poco tempo, grazie alle sue qualità, è riuscito a emergere. «In Gran Bretagna esiste la meritocrazia – afferma l’imprenditore osilese –, se vali vieni apprezzato e premiato. Io ho avuto anche modo di laurearmi, grazie anche alle borse di studio messe a disposizione dallo Stato. Sono arrivato qui dieci anni fa, tra dieci anni mi vedo su una barca a vela che gira intorno alla Sardegna».

Redazione sintony.it