Non si fermano neppure di fronte al dolore e alla morte. Maleducati, senza vergogna, ormai senza freni inibitori, disumani. Sono questi alcuni commenti, almeno i più “delicati” piovuti su due persone, che definire impertinenti è riduttivo, che ieri hanno chiesto un selfie a Maria De Filippi nella camera ardente allestita in Campidoglio per Maurizio Costanzo.
Stridono, a dir poco, con un funerale quelle immagini di un uomo e una donna (con fede all’anulare) riprese da telecamere e fotografi (che fanno un lavoro d’informazione, quindi utile alla collettività) che, senza vergogna, hanno chiesto alla De Filippi un selfie durante un momento così doloroso, con la bara del marito alle spalle. I social, dicevamo, sono (in questo caso giustamente) impietosi e l’indignazione è generale: “Maria De Filippi accoglie chi onora suo marito, stringe la mano e ringrazia tutti. Poi arriva lo stupido che le chiede un selfie. Alla vedova, con la bara dietro. Ma come si può”, scrive un utente social. “Ma si può chiedere un selfie a Maria in un momento tragico della sua vita e con la bara di suo marito ancora dietro solo per farsi notare?”, commenta un altro.
Dai social quindi le pesanti critiche ai due fan che hanno importunato Maria, ma tutti hanno difeso la conduttrice, forse impreparata a quel tipo di richiesta e incapace di reagire. "Il ritratto della società d'oggi influenzata profondamente dai social. Che vergogna". "Chiedere un selfie in questa circostanza è fuori luogo, irrispettoso e disumano. Maria prima di essere 'la De Filippi' è una moglie che ha appena perso il marito"; "Selfie con la vedova e la bara sullo sfondo. Solo una domanda: Ma come vi viene in mente?". Sono altri commenti apparsi sui social.
E’ vero che oggi, purtroppo, non c’è evento meno privato di un funerale di un personaggio pubblico, neanche il volto addolorato di chi lo amava e lo conosceva che deve nascondere il suo dolore dietro un paio di occhiali scuri. Ma a tutto c’è un limite. Non solo il giornalismo fa il suo sporco (ma utile) lavoro di informazione, passando da cronaca dei fatti a descrizioni di sentimenti nascosti dietro gli occhiali scuri, ma purtroppo anche il pubblico vuole essere protagonista e la sua parte. E che per ottenere quella particina ha superato persino il vergognoso disagio di chiedere ad una donna in lutto di posare per una foto che ha il sapore di un trofeo. Che Costanzo abbia sdoganato (post mortem) anche il selfie del lutto? Speriamo di no, per decenza e per umanità, speriamo solo che sia la maleducazione di due individui senza pudore e senza vergogna.
Redazione sintony.it