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25 Febbraio 2023

Clamorosa evasione dal carcere di Badd’e Carros, boss scappa calandosi dal muro con le lenzuola

Una fuga rocambolesca, in stile catoni animati dei Dalton. Probabilmente il boss non ha improvvisato ed era aiutato da complici all’esterno del carcere

Come nel più classico dei cartoni animati di Luky Luke e dei Dalton, il boss della sacra corona unita, Marco Raduano, 40 anni di Vieste in provincia di Foggia, 19 da scontare dietro le sbarre, ieri pomeriggio, 24 febbraio, è evaso dal carcere nuorese Badu ‘e Carros calandosi dal muro di cinta con una corda fatta di lenzuola annodate (ascolta la notizia). Mai, nel 2023, si sarebbe potuto pensare ad una beffa ai danni dello Stato così spettacolare e cocente. L’uomo, detenuto nella sezione di massima sicurezza, è letteralmente scomparso nel nulla. Doveva scontare 19 anni per delitti efferati, associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravata dal metodo mafioso e dall’impiego di armi.

 

Non ancora è chiaro come possa aver eluso la sorveglianza, anzi, diversi gradi di sorveglianza, quella interna della sezione e quella del muro di cinta. Alle 16 ha risposto all’appello, alle 18 non c’era più. Nessuno, neppure Graziano Mesina (detenuto proprio lì a Badd’e Carros) era mai riuscito ad evadere da quella fortezza alla periferia di Nuoro.

 

Raduano chiaramente non ha improvvisato.  Si presuppone che avesse tutto pronto, pertanto i primi sospetti vengono indirizzati sul fatto che l’evasione fosse ben architettata e programmata da tempo.

 

 

Appena scoperta la sua assenza è scattata la caccia all’uomo con tutte le forze dell’ordine a disposizione dispiegate in città. Si sospetta chiaramente sulla complicità di altre persone che potrebbero averlo aiutato dall’esterno.

 

La clamorosa evasione in stile Ottocentesco ha riproposto il problema della sicurezza delle carceri italiane, con numerosi commenti al vetriolo da parte dei Sindacati della Polizia Penitenziaria.

“Da tempo denunciamo la carenza di Personale e questo è il fattore principale che ha compromesso la sicurezza interna ed esterna nel carcere nuorese” dice Giovanni Villa, segretario generale della FNS CISL SARDEGNA. “A nulla sono valse le nostre richieste di aumentare il poliziotti in un penitenziario dove sono reclusi solo uomini ma sono state assegnate troppe poliziotte. Senza nulla togliere alle poliziotte sarebbe stato opportuno assegnare più uomini così da poter incrementare la presenza degli stessi nelle sezioni detentive e così aumentare i livelli di sicurezza, questi sono errori che si pagano”, conclude Villa.

 

 

“Il Sappe in diverse occasioni ha segnalato la carenza di personale di polizia penitenziaria che impedisce una scrupolosa vigilanza dei detenuti reclusi nel carcere di Nuoro”, afferma Luca Fais, segretario regionale per la Sardegna del SAPPE. “In Sardegna ci sono ben 4 penitenziari che custodiscono detenuti di “alta sicurezza” appartenenti ai vertici della criminalità organizzata e tutti sono in grande difficoltà a causa della carenza organica”, conclude Fois.   Le ricerche di Raduano sono in corso, ma finora senza esito.

Redazione sintony.it