Il tribunale di Los Angeles ha condannato l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein a 16 anni di carcere per tre reati di violenza sessuale. La sentenza, come riporta "Il Post" è stata emessa giovedì scorso. Weinstein, che ha 70 anni e fu tra i fondatori delle società di produzione cinematografica Miramax e capo della Weinstein Company, era stato riconosciuto colpevole lo scorso dicembre di aver stuprato una donna, averla costretta a praticare sesso orale e averla penetrata con un oggetto. Nel 2020 era già stato condannato a 23 anni di carcere per reati simili da un tribunale di New York. Durante il processo a Los Angeles si era dichiarato non colpevole per tutte le accuse.
I fatti risalgono al 2013 e riguardano una donna, di cui non è stato diffuso il nome. Secondo l‘accusa Weinstein l’aveva stuprata in una camera d’albergo di Los Angeles, durante un festival di cinema. Inizialmente su Weinstein pendevano sette capi d’accusa per violenze sessuali che riguardavano quattro donne, tra cui Jennifer Siebel Newsom, documentarista e moglie del governatore della California Gavin Newsom, e la modella e sceneggiatrice Lauren Young. Weinstein era stato assolto dall’accusa di aggressione sessuale che riguardava una delle donne in questione, una massaggiatrice, mentre sulle accuse fatte da Newsom e Young i giudici non erano riusciti a mettersi d’accordo.
Nel 2020 invece era stato condannato per stupro di terzo grado per una violenza avvenuta nel 2013 e per atti sessuali criminali di primo grado per un episodio del 2006. Lo stupro di terzo grado indica rapporti sessuali forzati con una persona che non ha dato chiaramente il consenso, che non è in grado di darlo o se la vittima ha meno di 17 anni: è meno grave dello stupro di primo grado, che implica invece minacce, altri tipi di costrizione o gravi lesioni fisiche, e di quello di secondo grado, che comporta costrizioni che non raggiungono però il livello di un’offesa di primo grado. Il reato di atti sessuali criminali di primo grado si verifica in caso di rapporti sessuali anali o orali ottenuti con costrizione o se la vittima era fisicamente indifesa: è il più grave tra i due reati per i quali era stato condannato Weinstein.
Il caso di Weinstein è stato quello di cui si è parlato di più nel mondo dello spettacolo: fu infatti al centro delle inchieste giornalistiche che nel 2017 contenevano le prime accuse nei suoi confronti, dalle quali prese avvio il #MeToo, il movimento collettivo con cui molte donne in tutto il mondo denunciarono le molestie sessuali subite e fino a quel momento taciute. Tra le decine di donne che nel tempo hanno accusato Weinstein di violenze ci sono Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Uma Thurman e Cara Delevingne.
Redazione sintony.it