È stata la notte di Paola Egonu alla 73esima edizione del Festival, la star della terza serata andata in scena all'Ariston. 

Un'entrata trionfale, bella come una dea. Così si è presentata la fuoriclasse veneta, entrata sulle note di 'Brividi' ,di Mahmood e Blanco ha detto: "Ho i brividi di paura  ho scelto questa canzone perché mi rappresenta perfettamente".

Accolta sul palco dal veterano Amadeus e da Gianni Morandi: "Sono nel tempio della musica, voglio divertirmi con voi", ha continuato la pallavolista. 

All'avvicinarsi della mezzanotte, ecco che va in scena uno dei momenti più attesi della serata: il monologo di Paola.

"Non sono qui a dare lezioni di vita perché alla mia età sono più le cose che posso imparare di quelle che posso insegnare. Cerco di ricavare da ogni giorno un insegnamento e così è stato anche nelle settimane di avvicinamento al Festival. Spesso in passato sono stata definita ermetica, così nel tempo mi sono impegnata a raccontarmi di più, provando a ridurre al minimo lo spazio di interpretazione. Questo non ha evitato comunque che alcune frasi venissero strappate dal contesto, tagliate, incollate in senso casuale e fiondate sui giornali come titoli usati per far rumore. Sono la prima di tre fratelli, e devo tutto a mamma Eunice e papà Ambrose. Sono loro che mi hanno permesso di vivere un'infanzia felice, che mi hanno sostenuta e che mi hanno insegnato che se vuoi qualcosa devi guadagnartela. Senza temere i sacrifici. Mi hanno aiutata a trovare il mio percorso, anche se questo ha significato per loro vedermi andare via di casa a 13 anni. Non sono madre, sogno di diventarlo un giorno, ma sono certa che nessun genitore sia felice che la propria figlia cresca lontana dal suo amore e dal suo sguardo. Grazie mamma, grazie papà, che per amore verso di me, avete rinunciato a me. Certo, le vostre carezze e le vostre attenzioni mi sono mancate e continuano a mancarmi. Ma sapevo, sapevamo e so che questa è la mia strada". Da bambina chiedeva: "Perché sono alta? Perché mio nonno vive in Nigeria? Perché mi chiedono se sono italiana?"

L'ultima frase è.certamente un riferimento ai temi affrontati nella conferenza stampa di Sanremo, tra questi in primo piano, il razzismo: "L'Italia è un Paese razzista ma sta migliorando. Non voglio fare la parte della vittima, ma dire semplicemente come stanno le cose".

"Non puoi capire, mi hanno chiesto perché sono italiana...", la rabbia sfogata con il suo procuratore nel video che ha fatto il giro del web dopo i Mondiali.

La campionessa aveva deciso di staccare un po', spiegando le sue motivazioni a Sky Sport: "Ogni volta vengo presa di mira, fa male essere attaccata perché io ci metto sempre il cuore e non manco mai di rispetto. Spero di essere ancora un punto di riferimento per la Nazionale, ma vorrei avere un'estate libera per staccare. Mi fa ridere pensare di aver letto persone che mi hanno chiesto perché sono italiana e mi chiedo perché io rappresenti persone del genere" ha concluso in maniera "aspra" la pallavolista. 

@Redazione Sintony News