I metereologi lo hanno previsto e annunciato qualche giorno fa. Sarà un urgano violento, tanto da battezzarlo MediCane, dalle prime lettere di Mediterraneo e dalle ultime di harricane. Sconvolgerà la Sicilia, la Calabria e parte della Sardegna, avevano previsto. Lo scontro delle grandi masse di aria fredda provenienti dalla Russia e quelle più calde provenienti dal Nord Africa hanno provocato l’uragano proveniente dal centro del Mediterraneo, precisamente da Malta.
Come assaggio di Medicane in questi giorni il Ciclone di Malta sta colpendo la Sicilia orientale. Il mar Ionio in tempesta sta flagellando 200 chilometri di coste da Messina a Pachino: le immagini che circolano sul web sono drammatiche. La raffica massima misurata è quella di ieri a Fontanarossa (Catania): 78km/h. Un dato notevole ma non certo esagerato: il grosso del Ciclone di Malta deve ancora arrivare e sta colpendo il mare aperto, al largo. In Sicilia al momento gli effetti più devastanti si vedono lungo le coste orientali, per la furia del mar Ionio in tempesta, oltre che per le piogge torrenziali che stanno colpendo tutta la zona orientale dell’isola e in modo particolare catanese, siracusano e ragusano.
La neve cade in modo eccezionalmente abbondante oltre i 700 metri di altitudine per quella che è davvero la nevicata del secolo per le zone interne dell’isola. Ma la situazione più grave in assoluto è quella dei litorali jonici, che sono letteralmente devastata da una mareggiata che in realtà sembra uno tsunami.
La situazione è drammatica nel messinese ionico, dove la Strada Statale 114 ‘Orientale Sicula’ è stata chiusa in molti tratti perchè letteralmente inghiottita dal mare in burrasca, spingendosi fino all’interno dell’abitato. Nel primo pomeriggio di ieri la situazione è degenerata anche nel catanese e nel siracusano. I litorali sono colpiti da onde alte 6 metri, che purtroppo si intensificheranno nelle prossime ore. Il “clou” della tempesta stamattina. Drammatica la situazione di Acireale: sul lungomare di Santa Tecla, la frazione marina di Acireale, il mare ha inondato non solo il lungomare ma anche le abitazioni. Situazione analoga nella vicina Stazzo. Le immagini a corredo dell’articolo testimoniano l’entità dei danni. Complessivamente la devastazione sta interessando quasi 200 chilometri di litorale, da Messina Sud a Portopalo di Capo Passero.
E questo potrebbe essere solo il preludio ad una situazione ben più grave. Quello che si appresta ad abbattersi sull’Italia è il cosiddetto uragano Medicane, un ciclone in risalita dalla Tunisia che porterà venti di tempesta, piogge torrenziali e nevicate storiche, in particolare tra il settore orientale della Sicilia e la bassa Calabria. Come spiegato dagli esperti si tratterebbe di un ciclone extratropicale sui generis, in quanto ha un cuore caldo, ovvero una temperatura nel centro del vortice superiore rispetto alle aree esterne.
Normalmente un ciclone del genere presenta un quadro opposto e il fatto che Medicane abbia un cuore caldo significa una maggiore intensificazione dei venti e dei fenomeni precipitativi. In altre parole sono in arrivo nubifragi di neve e accumuli di neve fresca superiori al metro e mezzo in 48 ore.
L’uragano mediterraneo, fino a qualche anno fa lontano dall’Italia, si appresta ad avvicinarsi alla Penisola per la contemporanea presenza di due fattori come l’afflusso di aria gelida dalla Russia e la presenza sul mare di aria calda ed umida.
Scatta l’allerta in tre regioni. L’arrivo dell’uragano Medicane desta non poche preoccupazioni in Italia. Nello specifico sono tre le regioni in cui è scattata l’allerta: Sicilia, Calabria e Sardegna orientale. A causa dei venti forti, infatti, si intensifica il rischio per le mareggiate e le piogge torrenziali che potrebbero portare ad alluvioni lampo ed elevato rischio idrogeologico.
In Sicilia, nelle scorse ore, è stata diramata l’allerta rossa nella parte orientale dell’isola, con i cittadini nel Catanese e nel Messinese invitati a rimanere a casa. Anche i venti saranno impetuosi e con raffiche da uragano previste sullo Stretto di Sicilia dove il mare sarà una furia. Secondo le previsione dei meteorologi, infatti, il Mediterraneo presenterà anche onde di 8 metri, con le più alte che sono attese vicino a Pantelleria. Ma anche sulla costa ionica siciliana non è esclusa un’altezza massima fino a 5-6 metri con mareggiate diffuse ed improvvise.
Nelle prossime ore sono attese anche possibili nevicate locali sulle spiagge adriatiche dalla Romagna alla Puglia, e gelo pungente da Nord a Sud, nella giornata più fredda dell’inverno 2022-2023. Il consiglio è dunque quello di prestare la massima attenzione, poi nel weekend tornerà il sole ed il caldo su tutta l’Italia.
Da domani, sabato 11 febbraio, infatti, il ritorno del sole porterà a un lieve aumento delle temperature da Nord a Sud, col meridione che potrà tornare a risplendere nonostante qualche evento meteorologico avverso nel settore.
Redazione sintony.it