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24 Gennaio 2023

Gina Lollobrigida e la presunta truffa matrimoniale di Francisco Rigau: parla l'avvocato Silveri

Gina Lollobrigida, da poco scomparsa continua a far parlare di sé: al centro dell'attenzione la vicenda matrimoniale tra la diva e Francisco Rigau: l'avvocato del catalano è intervenuto sui fatti, ecco le sue parole

Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio 2023 all’età di 95 anni, ha dovuto, nel corso della sua vita longeva, sopportare varie peripezie legali.

L’ultimo caso riguarda soprattutto la complicata vicenda giudiziaria contro l’imprenditore catalano Francisco Javier Rigau che la grande diva ha sempre dichiarato di non aver mai sposato.

Il processo sul matrimonio con lo spagnolo è stato lungo e complicato: l’attenzione è stata richiamata verso “l’accusa di aver sposato la Lollobrigida solo per il suo patrimonio”, dato il fatto che, l’uomo aveva 34 anni in meno.

Le due facce della medaglia

Potrebbe essere un semplice pregiudizio oppure una realtà, visti i precedenti.

Si sente molto spesso parlare di “matrimoni di interesse”, ma in ogni situazione così delicata c’è la necessità di sentire entrambe le campane. A tal punto, la Lollobrigida durante il processo in aula ha dichiarato: “Ci sono delle persone che ti tradiscono, che hanno bisogno di soldi e fanno le truffe. Mi sono sempre dovuta difendere in tutta la mia vita, ma mai come in questi ultimi anni”. Una dichiarazione che manda un messaggio chiaro e conciso, che mette in evidenza una situazione già familiare ad altre celebrità del suo calibro.

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Per chiarire la cronologia degli eventi e creare uno schema chiaro, bisogna andare a ritroso: nel 2013, infatti, la Lollobrigida ha sporto la prima denuncia per presunta truffa, alla procura di Roma. Dopo “l’attacco” verso il presunto truffatore ha dichiarato: “Potrei essere stata truffata da Javier: una persona ignobile, che potrebbe avermi sposata per procura a Barcellona, in Spagna, a mia insaputa e senza il mio consenso, allo scopo di ereditare i miei beni dopo la mia morte. L’ho scoperto assieme al mio agente, su internet. Voglio fare luce su questa vicenda”.

 

I motivi dell’annullamento delle nozze

È importante, inoltre capire come sia nata la storia tra i due: l’attrice conobbe Francisco Javier Rigau nel 2004 a Monte Carlo. Tra i due la love story durò circa un anno, tra il 2006 ed il 2007. I due si sarebbero davvero dovuti sposare nel 2006 ma le nozze, annunciate a New York e spostate a Roma non si tennero.

Le motivazioni sono da attribuire alla troppa pressione mediatica. Solo nel 2019 la diva svelò un cruciale retroscena: “Quando sono arrivata al momento di organizzare le nozze a New York, che per inciso pagavo io, sentendo gli amici che mi mettevano in guardia, mi sono detta: ma cosa sto facendo? E ho annullato tutto”.

Secondo la versione di Rigau, i due si sarebbero sposati nel 2010 a Barcellona in chiesa, per procura ma la Lollobrigida ha sempre smentito il tutto, arrivando così alla denuncia del 2013 e l’inizio dei processi.

Gina Lollobrigida, il cardiologo smentisce l'ex marito Rigau- Corriere.it

L’attrice dichiarò durante il processo: “Nel 2012 mi portò da un notaio dicendo che dovevo firmare un atto per la causa civile contro un avvocato spagnolo che io ritenevo responsabile degli attacchi mediatici contro di me”.

In quell’occasione sostenne che l’uomo non parlò mai di matrimonio e continuò: “Altrimenti quell’atto glielo avrei strappato davanti. Era scritto in spagnolo e io l’ho solo firmato senza sapere che quella era una falsa procura a contrarre matrimonio”.

Nonostante ciò, nel 2018, Girau sostenne che l’idea del matrimonio per procura proveniva dalla Lollobrigida: “La soluzione venne in mente a lei perché è così che Sophia Loren aveva spostato Carlo Ponti per riuscire a tenere segreta la cosa”.

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A dare delle spiegazioni più chiare sulla validità dei matrimoni tra Gina Lollobrigida e Francisco Javier Rigau è proprio l'avvocato di quest'ultimo che a "Mattino Cinque" ha dichiarato che l'attrice e l'ex marito "si sono sposati nel 2010 con un matrimonio riconosciuto valido dalla giustizia vaticana".

L’avvocato Gentiloni Silveri ha sostenuto: "Era un matrimonio religioso, poi sciolto nel 2019 dal Santo Padre: da quel momento anche per la legge della chiesa non sono più stati sposati ed è per questa motivazione che il matrimonio non è valido per la legge civile italiana”.

Ma come viene riconosciuto il matrimonio per procura agli occhi della legge italiana?

Il codice civile italiano prevede che il matrimonio per procura avvenga nel caso in cui: uno dei due sposi è un militare o una persona chiamata alle armi in caso di conflitto, inoltre deve essere residente all’estero e, per gravi motivi non può presentarsi nello stato italiano. Il nodo della questione sta proprio nel fatto che la normativa italiana non chiarisce quali siano questi “gravi motivi”. Tuttavia, in questo frangente, la valutazione del caso viene affidata ad un giudice.

Nella vicenda tra la Lollobrigida e Rigau c'era però un accordo matrimoniale che potrebbe, in qualche modo, incidere sulle vicende dell'eredità dell'attrice. Ma l'avvocato spiega: "Quel contratto non ha valore legale in Italia. Quella scrittura, avvenuta nel 2006, aveva lo scopo di regolare alcuni diritti e doveri dei coniugi e fu fatta prima del matrimonio del 2007, matrimonio fortemente voluto da tutti e due e che si sarebbe dovuto celebrare a New York con la presenza di tutto il jet-set internazionale. Quel contratto comunque sanciva che il matrimonio sarebbe stato fatto per interessi non economici". 

 

 

Sul matrimonio avvenuto per procura, il legale italiano di Rigau assicura che non ci sarebbe nessun atto che sfoci sull’illegalità: "Questa modalità non è anomala nel mondo dello spettacolo soprattutto quando i protagonisti sono divi di caratura mondiale. È stata scelta quella modalità per non attirare quell'interesse mediatico morboso che già era stato alla base delle tre cancellazioni del matrimonio precedente".

Il testamento

Secondo le indiscrezioni, il testamento di Gina Lollobrigida è stato aperto. Il patrimonio dell'attrice, infatti, è stato diviso a metà tra Andrea Milko Skofic, figlio della Lollobrigida, e il suo factotum, Andrea Piazzolla. Tra i due non è mai stato raggiunto un accordo finale, bensì si trovano ancora nel mezzo di una battaglia legale. Skofic aveva accusato Piazzolla di volersi appropriare dei beni della diva approffitando di un suo stato di fragilità, se non di infermità mentale. L'accusa del figlio della Lollobrigida, il quale si è rivolto al tribunale, ha portato alla nomina di un amministratore di sostegno

L'avvocato di Piazzolla, Francesca Romana Lupoi si è espressa così al Corriere della Sera: "Il testamento è stato redatto il 5 gennaio 2017, alla presenza di due testimoni: esecutore testamentario è l’avvocato monegasco Bernard Bensa. L’attrice, oltre al patrimonio da dividere in due parti uguali tra il figlio e Piazzolla, lascia anche un trust con le sue opere d’arte sempre ad Andrea Piazzolla e all’imprenditore Horacio Pagani, con l’onere però di far conoscere e valorizzare la sua attività artistica attraverso la promozione e l’organizzazione di mostre delle sue opere nel mondo".

Piazzolla in un'intervista rilasciata a "La vita in diretta" ha esternato le sue considerazioni su Skofic: "Io il dolore di Milko non l'ho visto. Gli era stato consigliato di chiedere scusa alla madre e lui ha risposto di non dover chiedere scusa a nessuno, invece io sono qui perché cerco di difendere una persona che in questo momento non ha più la possibilità di farlo e di parlare. Io faccio quello che avrebbe dovuto fare un figlio e lo farò sempre. Guai a chi me la tocca!". 

@Alessandro Paolo Porrà