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11 Gennaio 2023

Alvaro Vitali: “Vorrei fare un ultimo film”

L’attore comico Alvaro Vitali, che ha iniziato con Fellini ed è diventato un volto di riferimento della nostra commedia, si racconta

Alvaro Vitali, attore simbolo di tanti titoli della commedia sexy Anni 70 e dei (cosiddetti) b-movie di quel decennio, da tempo è stato lasciato ai margini dal mondo del cinema.

L’attore si è raccontato a Repubblica: "A un certo punto il telefono ha smesso di squillare. Nessuno mi ha più fatto lavorare". 

Alvaro Vitali inizia la sua carriera quasi per caso. All’età di diciotto anni lavorava come elettricista e non pensava a fare il cinema, quando un giorno a un casting per delle comparse viene scelto da Federico Fellini.

Con il Maestro del cinema italiano Vitali gira ben quattro film, anche se con ruoli da comprimario ("Satyricon", "Roma", "I clown" e "Amarcord").

La svolta della carriera arriva quando Nando Cicero lo sceglie per "L'insegnante", una delle classiche commedie di quegli anni in cui si mescolano situazioni da barzelletta e momenti sexy, dove deve recitare accanto a Edwige Fenech.

Commentando il ruolo che gli affidarono dice: "Non potevano chiedermi di meglio: mi ero sempre ispirato a Lando Buzzanca”.

I film del genere, anche se guardati sempre con disprezzo dalla critica, piacciono al pubblico e Vitali ne macina un centinaio, tra insegnanti, dottoresse e Pierini.

In quegli anni lavora accanto a Mario Carotenuto e Renzo Montagnani, e con le più belle attrici della commedia sexy, da Gloria Guida alla Fenech, per arriva ad Annamaria Rizzoli e Michela Miti.

Fino a quando nel 1983 qualcosa va storto. "Paulo Roberto Cotechino, centravanti di sfondamento" non incassa quanto si attende e per Vitali le porte del cinema si chiudono dall'oggi al domani.

 

"Il telefono ha smesso di squillare - spiega -. In quegli anni partì il filone dei cinepanettoni ma niente. Nessuno mi ha più fatto lavorare". Spariscono i produttori ma anche molti compagni di lavoro: "Lino Banfi non mi ha più cercato. E ne provo dolore".

Per l'attore arrivano anni duri, segnati dalla depressione, con fugaci momenti di gioia come gli anni a "Striscia la notizia", che nei primi anni 2000 lo ha recuperato dal cono d'ombra in cui era finito.

Oggi ad Alvaro Vitali sono rimasti una pensione da 1.200 euro, per via di tantissimi contributi non versati all'epoca dalle case di produzione, e qualche serata qua e là. Ma l'attore non dispera e vorrebbe un'ultima occasione: "Un ultimo film, per fargliela vedere a chi non ha più creduto in me". 

@Redazione Sintony News