L’uscita di Avatar – The Way of Water è certamente uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, ma non è tutto. Infatti per alcuni fan rappresenta un importante momento di confronto con il passato, a seguito di alcuni problemi sorti proprio dopo l’uscita del primo film di James Cameron.
La storia della post-Avatar depression è emersa già nel 2010 da un articolo della CNN: certi spettatori erano rimasti talmente sconvolti dalla bellezza di Pandora e dal legame spirituale degli abitanti con la natura, da aver faticato a staccarsi da quelle sensazioni e da quella esperienza immersiva.
A tal proposito, era stato creato anche un forum per parlare della questione, tramite un thread dal titolo “Modi per far fronte alla depressione dovuta al fatto che il sogno di Pandora sia intangibile “.
Durante un’intervista a Variety, il 24enne Max Perrin ha raccontato di essere stato vittima della depressione post-Avatar, dopo averlo visto per la prima volta nel 2017. Le sue parole: “Mi ha fatto pensare a molte cose, non avevo idea di poter essere influenzato così profondamente da qualcosa del genere. Non sapevo quando profondamente mi avrebbe cambiato”.
Altri come lui hanno raccontato di aver sviluppato una sorta di fissa per Pandora: il 25enne Jacob Williamson, dopo aver visto il film e visitato “Pandora — The World of Avatar a Disney World” ha dovuto prendersi una pausa dall’università per sei mesi. Entrambi gli individui fanno parte di Kelutral, una community di fan nata nel 2020 e che, tramite Discord, si introduce nel mondo dei Na’vi fino ad impararne anche la lingua.
Il gruppo risulta ancora attivo e continua a darsi sostegno a vicenda per far fronte a episodi di depressione o altre difficoltà, ma ora si trova di fronte ad una nuova sfida: Avatar – The Way of Water.
Uscito nelle sale il 14 dicembre 2022, promette di espandere ancora di più il mondo di Pandora, gli usi e costumi dei Na’Vi, pane quotidiano per i membri di Kelutral.
Il 33enne Nick Paavo, anche lui membro della comunità di Perrin e Williamson ha dichiarato: “Qualcuno mi ha detto che è preoccupato che il film possa colpirlo in maniera differente. Molti di noi sono ciechi dall’eccitazione; non pensiamo neppure che possano esserci conseguenze su come il mondo ci sembrerà dopo il film”.
Williamson ha espresso invece un maggiore turbamento: “C’è sempre quel po’ di preoccupazione che possa triggerarmi di nuovo… Penso possa essere un po’ meno emozionante dal momento che è un ritorno a Pandora. Ma siccome esploriamo nuove aree mai viste, ha ancora lo shock della novità”.
Perrin ha aggiunto: “Non voglio una vita priva di problemi, è solo che i problemi del mondo di Avatar sembravano più superabili dei miei. Sarà un momento molto introspettivo per me. Non penso che sarà negativo come capitato a molte persone dopo la prima depressione post-Avatar. Sarà più solenne, sentimentale e retrospettivo”.
@Redazione Sintony News