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13 Dicembre 2022

Al via la campagna regionale per promuovere il Registro regionale Donatori Midollo Osseo

È stata presentata oggi la campagna regionale per promuovere l’iscrizione al Registro regionale Donatori Midollo Osseo. Si chiama “Midò -Ognuno di noi può essere un dono”

Midò -Ognuno di noi può essere un dono” è il claim della Campagna Regionale di comunicazione e di sensibilizzazione sulla donazione del midollo osseo in Sardegna che è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Forte del Teatro Doglio a Cagliari, realizzata dalla società Air.ADDV per conto del Registro Regionale Donatori Midollo Osseo del PO Binaghi della ASL di Cagliari, diretto dalla Prof.ssa Sabrina Giglio, in collaborazione con ARES Sardegna.

A introdurre la campagna è stata  proprio la prof.ssa Sabrina Giglio che ha parlato dell’importanza del Registro dei donatori volontari “per dare la possibilità a tutti i pazienti in attesa di trapianto di trovare un donatore compatibile anche al di fuori della famiglia. Per questa ragione, abbiamo deciso di dare avvio a questa campagna di comunicazione, per sensibilizzare tutti sul tema della donazione”. Subito dopo il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Cagliari, prof. Francesco Mola, ha ringraziato tutti per questa occasione di incontro, dando la totale disponibilità dell’università per iniziative che coinvolgano i giovani e gli studenti, mentre il Direttore sanitario della ASL di Cagliari, Roberto Massazza,  ha sottolineato come “donare sia uno degli atti più straordinari che una persona possa compiere”.

Il progetto, realizzato dalla Agenzia di comunicazioni ADDV, durerà12 mesi ed “entrerà nel vivo nei prossimi giorni con un sito dedicato www.midono.it, oltre all’utilizzo di post, reels e stories sul canali social Facebook e Instagram e l’uso di testimonial ed influencer per sensibilizzare e coinvolgere i giovani dai 18 ai 35 anni sul tema della donazione e del trapianto di cellule staminali emopoietiche - spiega la dott.ssa Sara Lai, con la  referente del Registro Donatori Midollo Osseo della Sardegna-.  Con la pandemia abbiamo registrato un 50% di calo delle iscrizioni, passando da 700 mila donatori al mese al meno 500 donatori. E’ fondamentale ripartire con un nuovo slancio per dare una possibilità a tutti i pazienti in attesa di trapianto”.

Un nuovo logo, quindi e un nuovo nome, Midò che riassume in sé il concetto di midollo osseo e di donazione, per dare un volto nuovo al registro e informare la popolazione raggiungere soprattutto un target di ragazzi e ragazze tramite i social media, creando una narrazione in grado di promuove l’iscrizione al registro stesso e diventare donatori. Proprio come Agnese, Valentina, Roberta e Roberto che hanno raccontato, in modo estremamente gioioso, la loro esperienza di “dono”, sfatando anche i luoghi comuni e paure legate alla donazione, e  come Marco testimone invece di un’esperienza di un doppio trapianto.

Anche se il numero dei donatori è calato durante il lockdown, in Italia, a differenza del resto del mondo, i trapianti non sono invece diminuiti - ha detto nel suo intervento il prof. Giorgio la Nasa che ha parlato dell’impatto della pandemia sui Trapianti di Midollo Osseo e sulle donazioni di Cellule Staminali Ematopoietiche- in quanto la rete trapiantologica italiana ha retto l’onda d’urto della pandemia. Nel 2021 è stato registrato un incremento del 5% di pazienti trapiantati con una crescita del 20% negli ultimi 5 anni”.

Il lancio della campagna sarà accompagnato dalla pubblicità sui mezzi di trasporto pubblici dei principali centri della Sardegna che partirà il 15 dicembre a Cagliari e a Sassari. Il progetto è stato realizzato anche con il patrocinio del Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) e in collaborazione con le Associazioni di Volontariato (ADMO e AART).

Alla conferenza hanno preso parte anche il Direttore Sanitario di ARES Sardegna Giuseppe Dessì, il Coordinatore regionale i trapianti Lorenzo D’Antonio, le Associazioni di volontariato, il Vice presidente dell’AART Prof. Andrea Perra e il tenente colonnello Antonio Iaderosa in rappresentanza della scuola allievi carabinieri di Iglesias al quale è stata conferita una targa per la generosità dimostrata dagli allievi che, numerosi, si sono iscritti al registro donatori.

Il Registro Sardo donatori midollo osseo

Il Registro Regionale Sardo Donatori Midollo Osseo(RR), fondato il 16 maggio del 1987, fa parte del network dei Registri Regionali afferenti al Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), ed ha come principale finalità quella di offrire ai pazienti, affetti da patologie ematologiche e oncoematologiche, la possibilità di accedere al trapianto allogenico di Cellule staminali ematopoietiche (CSE) anche in assenza di un donatore familiare. Ha sede a Cagliari presso la SC di Genetica Medica del PO Binaghi della ASL di Cagliari.

I dati nell’Isola

Ad oggi il Registro Regionale ha iscritto circa 33.000 donatori, di questi 272 hanno donato (al 2021): il 42% ha donato per pazienti Sardi, il 34%, per pazienti di altre Regioni Italiane, e il 24%, per pazienti esteri appartenenti a 17 diverse Nazioni. Questa percentuale (42%) di "autosufficienza" è estremamente alta e rispecchia lecaratteristiche genetiche della nostra popolazione, a tal punto che la probabilità per un paziente sardo di trovare un donatore non familiare in Sardegna è estremamente più alta del resto dell’Italia, pari a 1:25:000 contro 1:100:000.

Per molti pazienti affetti da malattie ematologiche neoplastiche il trapianto di midollo osseo rappresenta una valida, e talvolta unica, possibilità di trattamento e guarigione.

Come si diventa donatori

Per diventare donatori e potersi iscrivere al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR), serve avere i seguenti pre-requisiti:

  • Avere almeno 18 anni e meno di 36;
  • Godere di buona salute e pesare più di 50 kg
  • Essere intenzionato a donare per qualsiasi paziente, nazionale o internazionale in modo volontario, anonimo e non retribuito.