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19 Novembre 2022

Gap retributivo di genere: ancora lontani dall'azzerare il divario

Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, l'Equal Pay Day è un obiettivo purtroppo ancora lontano in Italia e non solo

È come se le donne da metà novembre e sino all'ultimo dell'anno lavorassero gratis. Detta così, è una cosa assurda. Eppure, è il risultato di un calcolo fittizio realizzato per dimostrare come gli uomini guadagnino ancora di più, in Italia e nel resto d'Europa, rispetto alle colleghe donne. Un divario retributivo del 13 per cento, che significa che per ogni euro guadagnato dagli uomini, in media le donne intascano 0,87 centesimi. Conti alla mano, è come rinunciare a un mese e mezzo di stipendio, appunto.

Naturalmente il calcolo è fatto considerando le stesse posizioni lavorative e responsabilità e le medesime mansioni. Nel Vecchio Continente, inoltre, tale gap retributivo si accentua man mano che si fa carriera. Proprio per questo la Commissione Europea ha fissato al 15 novembre 2022 l'Equal Pay Day, un giorno simbolico per sensibilizzare su un problema ancora purtroppo reale e che negli ultimi dieci anni ha portato a una riduzione del divario di appena 2,8 punti percentuali.

L'Equal Pay Day, però, può variare di anno in anno, perché viene calcolato sulla base dei dati sul divario retributivo di genere. Vien da sé che l'obiettivo futuro è quello di celebrare un Equal Pay Day al 31 dicembre, il che significherebbe aver finalmente azzerato tale gap di genere. 

@Francesco Cucinotta