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16 Novembre 2022

Ciribiribì Kodak, l’attore del celebre spot anni Ottanta rischia di perdere la casa

L'abitazione di Davide Marotta, diventato famoso dopo lo spot degli anni ‘80 Ciribiribì Kodak, rischia di essere demolita. Ecco la ricostruzione della vicenda

Negli anni ’80 è diventato famoso come l’alieno di “Ciribiribì Kodak” nel celebre spot della nota marca di fotografia, oggi invece Davide Marotta fa parlare di sé per una vicenda abbastanza spiacevole.

L’attore infatti rischia di perdere la casa, appartenente alla sua famiglia da ben tre generazioni. L’abitazione è un ex rudere di fine Ottocento sito in via Cupa del Principe a Poggioreale (Napoli).

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Secondo la ricostruzione di Fanpage, la casa è stata al centro di una lunga battaglia con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi. Tuttavia, nel 2017 Marotta è risultato vincitore del ricorso al Tar, il quale aveva sospeso il rifiuto di condono del Municipio poiché la posizione dell’immobile risultava all’interno dell’area di rispetto cimiteriale. Di conseguenza, il vincolo sarebbe stato inserito in seconda battuta rispetto alla strutturazione.

Per il Comune, quindi, la dimora è condonabile, ma la Procura di Napoli non la pensa così. Infatti risulta che abbia seguito un iter diverso per l’abbattimento, ordinando lo stesso la demolizione.

La distruzione dell’immobile era prevista per la mattina di ieri, martedì 15 novembre alle ore 6. La reazione del popolo non si è fatta attendere.

Infatti in molti si sono posizionati di fronte alla casa di Davide Marotta esponendo degli striscioni con su scritto: “Giù le mani dalle case”, “No alle ruspe”. A seguito di questo avvenimento, pare che il procedimento di demolizione sarebbe stato sospeso.

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Marotta, attore nei film La passione di Cristo di Mel Gibson e il Pinocchio di Matteo Garrone, ha così commentato la vicenda: “È una cosa che non si spiega. Martedì mi hanno comunicato l’abbattimento. Ma abbiamo vinto il ricorso al Tar sul condono. In quella casa, con me, vivono anche mio fratello e mia mamma di 88 anni. Quella masseria ha quasi 150 anni. Mio nonno ci andò a vivere da sposo negli anni Venti del 1900. Lì sono nati mia mamma nel 1934 e tutti i suoi fratelli: 8 figli. Io la comprai nel 1993 per affetto. L’abbiamo ristrutturata, ma esternamente è rimasta com’era”.

La vicenda ha richiamato l’attenzione anche di Pomeriggio Cinque.

Ospite del programma di Barbara d’Urso l’attore ha dichiarato: “Ho comprato quella casa per fare un regalo a mia mamma, che ha fatto tanti sacrifici per me. Noi abbiamo vinto al Tar sia per il vincolo cimiteriale che per l’acquisizione. Si tratta di una proprietà che esiste da sempre. Se anche avessi torto, mi chiedo perché bisogna abbatterla tutta e non solo un eventuale piccolo abuso? Noi lotteremo contro l’abbattimento fino all’ultimo”.

@Redazione Sintony News