News

Attualità
15 Novembre 2022

Sylvester Stallone non guarderà Creed III

Sylvester Stallone si è espresso in un'intervista sui diritti di Rocky, ecco cosa ha detto

Tornando alla questione legata ai diritti di Rocky e delle storie cinematografiche che ruotano intorno al pugile più famoso della storia del cinema, nonostante il personaggio sia stato creato da Sylvester Stallone che lo ha interpretato per la prima volta nel 1976 ottenendo due nomination personali all'Oscar, come miglior attore e come miglior autore della sceneggiatura, i diritti sono sempre appartenuti ai due produttori Irwin Winkler e Robert Chartoff.

Robert Chartoff | The Times

Chartoff è deceduto nel 2015, mentre Winkler ormai 91enne, continua a negare a Stallone ogni richiesta di accordo volta alla divisione della proprietà intellettuale su Rocky.

L'attore nel corso degli anni ha messo in atto numerosi tentativi per riparare a questo "torto", se così può essere chiamato, ma Winkler non ha mai ceduto facendo sempre in modo che il compenso di Stallone fosse pari al guadagno ottenuto tramite i diritti del personaggio.

Sylvester Stallone, l'allenamento per diventare Rocky e Rambo | GQ Italia

Winkler attualmente, sta passando il testimone della proprietà in mano ai suoi figli. La famiglia del produttore può dunque decidere qualunque cosa sul futuro di Rocky e di tutti i personaggi della saga, e produrre spin-off, reboot, versioni animate, serie, senza avere bisogno del consenso da parte di Stallone.

È da alcuni mesi che l’attore fa emergere la questione pubblicamente, manifestando il suo malcontento anche attraverso post sui social media, cancellandoli dopo qualche ora. Intervistato di recente dall'emittente radiofonica SiriusXMSylvester Stallone è apparso visibilmente frustrato dichiarando: “Non si può più fare pace. Voglio dire, siamo realistici, non si può fare pace con qualcuno che è stato così malvagio, così orribile. Tutti abbiamo guadagnato bene, ma l'idea è sempre stata quella di essere pari, nessuno avrebbe guadagnato più degli altri. Ma accaparrarsi i diritti così... non avevo mai sentito una cosa del genere. Steven Spielberg non ha i diritti de Lo squalo, perché li detiene lo studio. Ma lui, non so come abbia fatto."

 

 

Stallone ha continuato, spiegando più precisamente come si sia svolta la vicenda:

"Quindi io mi trovo a dover pregare lui, chiedendogli se posso fare questo o quello. Oh e poi tutti i suoi figli vogliono diventare produttori, va bene. La cosa è che a me non interessano i soldi, ma voglio lasciare un'eredità ai miei figli. L'ho scritto io e sarebbe bello poter dire loro, questo è vostro ragazzi. Ho bellissimi figli, una bellissima moglie, quando io sarò andato questo sarà vostro. Ma tutto ciò non accadrà. Non posso perdonarglielo."

Alla domanda posta dalla giornalista, la quale ha chiesto all’attore se avrà la volontà di vedere il nuovo film Creed III, in uscita il 2 marzo 2023, Stallone ha risposto così:

"Mai. E non c'entra con Michael B. Jordan che è un bravo ragazzo o quelli dello studio che lo ha prodotto che sono fantastici. È che per me è stata una corsa con tante emozioni e lo è ancora. Se Michael B. Jordan se ne uscisse con una nuova storia per Creed 4, sarei felice di unirmi, fintanto che quell'altro non sia coinvolto."

Creed 2: Sylvester Stallone rivela il nuovo poster del film

Ora si comprendono meglio le ragioni per cui Stallone ha preso la decisione di lasciare il personaggio di Rocky.

@Redazione Sintony News