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15 Novembre 2022

Codice rosso per la natura sul nostro Pianeta: i dati sono sconvolgenti

In 50 anni il numero di persone sulla Terra è raddoppiato, mentre le popolazioni di mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci sono crollate del 69%. Nel 2020 la massa di tutti i manufatti realizzati dall’uomo ha superato la biomassa naturale

Oggi la popolazione umana globale sta per arrivare a 8 miliardi. Mentre, come mostra l’ultimo Living Planet Report, l’abbondanza delle popolazioni selvatiche (mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci), dal 1970 a oggi, è crollata del 69%. Questo dato esprime un codice rosso per la natura sul nostro Pianeta.

Circa 1 milione di specie è a rischio estinzione e i tassi di scomparsa sono tra le 100 e le 1.000 volte più rapidi di quelli naturali. Un altro dato sconvolgente mostra che nel 2020 la massa di tutti i manufatti artificiali realizzati dall’uomo ha superato la biomassa naturale, cioè quella di tutti gli organismi viventi.

Se mettessimo su una bilancia tutti gli uccelli viventi, il 70% del peso sarebbe dato da pollame e altre specie domestiche allevate per i nostri consumi: gli uccelli selvatici sarebbero appena il 30%. E i mammiferi se la passano ancora peggio: il 60% del loro peso sarebbe dato da animali di allevamento, il 36% dagli esseri umani e solo il 4% da mammiferi selvatici. Come se non bastasse la nostra attuale impronta ecologica supera di ben il 75% la capacità della Terra di generare risorse e assorbire i nostri scarti: questo significa che viviamo come se avessimo a disposizione quasi 2 Pianeti.

Tutti siamo responsabili. Quest’anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto che tutti, ovunque, hanno il diritto di vivere in un ambiente pulito, sano e sostenibile, quindi per i governi rispettare questo diritto non è più un’opzione, ma un obbligo. Per farlo dobbiamo partire da un cambio radicale dei modelli, degli obiettivi e dei valori delle nostre società. Insieme a questo sarà necessario aumentare gli sforzi per conservare la natura rimasta e rigenerare quella che abbiamo distrutto e degradato, sfruttando al meglio le soluzioni basate sulla natura.

Il WWF, dopo questi dati allarmanti, e per permettere a tutti di sostenere le azioni di conservazione a tutela delle specie in pericolo, torna con la campagna “A Natale mettici il cuore”. Adottando o regalando l’adozione simbolica di un animale in pericolo si potranno infatti sostenere tutti i progetti WWF a tutela della biodiversità che rischiamo di perdere per sempre.

 

@Redazione Sintony News