Nell’estate ormai passata, milioni di viaggiatori e viaggiatrici hanno dovuto subire dei disagi causati dai ritardi e dalle cancellazioni dei loro voli. Ad oggi la situazione non sembra migliorare, anzi è peggiorata: si aggiunge il vorticoso aumento dei prezzi dei biglietti aerei.
Le ragioni sono varie: a partire dagli scioperi indetti dalle compagnie, che interessano principalmente il personale di volo, per proseguire con la difficile situazione geopolitica, causa degli aumenti dei costi delle materie prime, fino a culminare nei licenziamenti di massa nei diversi settori.
L’assenza dei velivoli crea grosse mancanze: ci sono le tratte ma la scarsa manodopera ed i pochi materiali utili alla costruzione degli aeromobili non sono sufficienti per garantire un servizio efficiente.
Come riporta Il Corriere, per ottenere un nuovo jet una compagnia aerea deve aspettare fino al 2027: “Negli ultimi dodici mesi non hanno quasi mai rispettato i tempi di consegna”, ha fatto presente al Corriere l’amministratore delegato Ryanair Michael O’Leary.
“Dovevano portarci 65 aerei tra aprile 2021 e marzo 2022 e ne sono arrivati 35. Gli altri 30 ce li hanno dati tra aprile e luglio quando ormai era tardi per programmare bene l’estate e così abbiamo dovuto cancellare alcuni voli”.
Non solo la compagnia low cost Ryanair, numerosi colossi come American Airlines, Vistara, e tante altre si trovano nella medesima situazione.
Alcune compagnie aeree vertono sul leasing, ritrovandosi a subire un aumento di costo dal 2020 fino al 14%. Per questa ragione, insieme all’aumento dei prezzi del carburante e delle materie prime, le compagnie hanno ridotto i voli ed aumentato i costi dei biglietti.
@Redazione Sintony News