Prende il nome di bromuro di metile, conosciuto anche come bromometano, il gas contenuto all’interno di numerose piante tra cui alghe e alcune verdure, come i broccoli. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università della California Riverside, il composto è stato definito come gas utile alla vita per il nostro pianeta.
Nel mare, grazie alle alghe, vengono rilasciate circa 56.000 tonnellate annue di bromuro di metile ma non solo: viene prodotto in piccole quantità anche da alcune piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaeceae. Un gas utilizzato per attività agricole e industriali come pesticida sino ai primi anni 2000; successivamente abolito per via della sua tossicità.
La metilazione, infatti risulta un processo di difesa che permette alle piante di eliminare i contaminanti estranei, gassificando l’intruso e consentendogli la fuoriuscita all’esterno.
Il composto rappresenta una grande risorsa astrobiologica. La sua breve permanenza è dovuta dai raggi ultravioletti del Sole, il quale scinde l’acqua presente nell’atmosfera in composti minori che eliminano il bromuro.
Nonostante ciò, la sua persistenza, sebbene sia breve suggerisce la presenza di un organismo ancora attivo che lo ha prodotto e quindi vita.
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