Un'uscita improvvisa, che nessuno si aspettava dai followers ai suoi ex colleghi calciatori: "sono gay" il primo tweet dell'ex bandiera del Real Madrid, poi il gioco con il suo amico ed ex capitano blaugrana e della nazionale iberica Charles Puyol: "E' il momento di raccontare la nostra storia".
Infine l'eliminazione del tweet. Troppo tardi, il "cinguettio" è diventato subito virale e con esso il commento del difensore spagnolo. Un mix perfetto che ha scatenato un immediato polverone mediatico, a causa del fraintendimento con i suoi seguaci, i quali considerano la sua dichiarazione come "uno scherzo di cattivo gusto". Di seguito le scuse pubblicate sul medesimo social:
"Account hackerato. Per fortuna tutto in ordine. Mi scuso con tutti i miei follower. E, naturalmente, più scuse alla comunità LGBT"
Non è stata "amorevole" la risposta del calciatore gay Joshua John Cavallo giocatore dell'Adelaide United militante nel campionato di serie a australiano, il quale detiene la fama di primo calciatore professionista in attività a fare coming-out pubblicamente: "È deludente che Casillas e Pujol scherzino e si divertano sul coming-out nel calcio. È un viaggio difficile quello che ogni persona LGBTQ+ deve attraversare. Vedere i miei modelli e delle leggende del calcio scherzare sul coming-out e sulla mia comunità è irrispettoso".
Come se non bastasse, non si è fatta attendere la replica del calciatore atalantino Marten De Roon, intervenuto anche lui sulla vicenda (sempre su Twitter): "Sì, siamo in cima alla classifica (per ora). Ancora più importante, i social media oggi hanno mostrato quanto ancora siamo lontani dalla realtà. Che Casillas sia stato hackerato o meno: vedo troppi post che ignorano la realtà. Aspetto il giorno in cui questa non sarebbe una notizia perché in realtà è questo il problema".
@Redazione SintonyNews