Si è conclusa una mattinata tragica nella capitale ucraina, vittima dei feroci bombardamenti missilistici russi. Il Cremlino ha dato l’ordine di attaccare Kiev, la quale non subiva offensive russe dallo scorso 26 giugno.

Zelensky ha spiegato l’obbiettivo dei russi: “La mattina è difficile. Decine di missili, Shahid iraniani. L'obiettivo sono le strutture energetiche del Paese. Nelle regioni di Kiev e Khmelnytsky, Leopoli e Dnipro, Vinnytsia, regioni di Frankiv, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Zhytormyr, Kirovohrad, il Sud. Vogliono panico e caos, vogliono distruggere il nostro sistema energetico. Il secondo obiettivo sono le persone: l'ora e i luoghi degli attacchi sono stati scelti per causare il maggior danno possibile. Ma l'Ucraina era qui prima che apparisse il nemico, sarà qui dopo di lui” 

Il premier ucraino ha comunicato telefonicamente con il presidente francese Macron. Le sue parole: “Serve dura reazione europea”.

A seguito dell’accordo preso con il cancelliere tedesco, il quale ha ordinato l’istituzione di una riunione del G7. Qualche ora dopo la conferma di Berlino: la Germania ha convocato un’assemblea dei leader del G7 con il presidente ucraino, per discutere delle conseguenze in Ucraina causate dagli attacchi missilistici.

Il bilancio parla chiaro: si registrano 11 morti e 64 feriti conseguentemente all'attacco dei raid russi, lo riferisce il Guardian. Non sembra voler terminare la sofferenza nei pressi della capitale e nelle città vicine, i missili hanno urtato contro l'edificio in cui si trova il Servizio di sicurezza di Kiev. Esplosioni anche a Kharkiv, Leopoli e Odessa. 

Il presidente russo Putin, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza di Mosca, ha dato conferma di aver ordinato bombardamenti di un certo calibro ai danni delle infrastrutture energetiche in Ucraina. Un atto vile, destabilizzante compiuto per replicare all'attacco subito al ponte di Crimea. 

Come se non bastasse, ci pervengono nuove indiscrezioni su un attacco missilistico, il quale ha colpito un condominio sito in Zaporizhzhia causando alcune vittime. L’orrore non termina, i cittadini sono costretti ad abbandonare le strade e rifugiarsi all’interno delle metropolitane.

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