È stata trovata priva di vita 60 anni fa nella sua casa di Los Angeles, la notte fra il 4 e il 5 agosto. La sua morte rimane un mistero. Suicidio o omicidio? Da quel giorno le risposte ancora non sono arrivate. C’è chi sostiene che abbia ingerito una dose letale di pentobarbital.

Ma Marylin Monroe, a distanza di 60 anni, rimane ancora la diva di Hollywood per eccellenza. Aveva solo 36 anni, e il suo destino allora sembrava legato a una carriera senza fine.

Il suo vero nome era Norma Jean Baker, ed era conosciuta per diversi aspetti. La sua voce sensuale. La storia dice che sarebbe nata su suggerimento di un logopedista, come tentativo per risolvere la balbuzie di cui soffriva fin da piccola (anche se il problema si è presentato diverse volte anche negli anni). Il suo colore dei capelli naturali era il castano, ma diventò platino quando firmò il contratto con la sua prima agenzia pubblicitaria.

È stata una delle prime a ricorrere alla chirurgia estetica: la prima volta per farsi ridurre il naso, mentre la seconda per farsi ammorbidire il mento.

Il 28 settembre tanti andranno a vedere Blonde, lungometraggio tanto atteso da quando ne è stata annunciata la produzione nel 2016. Ora è in concorso alla 79esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il regista Andrew Dominik, origini neozelandesi e una vita tra Los Angeles e l’Australia, ha lavorato al progetto per quasi 15 anni, nel corso dei quali ha cambiato due volte l’attrice protagonista (Naomi Watts e Jessica Chastain) prima di scegliere Ana de Armas per interpretare Marylin Monroe. 

@Monica Magro