"Sono sieropositivo". L'annuncio di Giovanni Ciacci arriva sulle pagine del settimanale Chi, dove è uscita la notizia della sua partecipazione come concorrente alla prossima edizione del Grande Fratello Vip.
Il suo ingresso nella Casa avrà infatti un obiettivo importante: quello di aiutare a combattere lo stigma sociale che affligge i malati di Hiv.
Il popolare conduttore ha poi raccontato la sua malattia: “Ho capito sulla mia pelle che essere sieropositivo è ancora oggi un grande stigma sociale. Eppure oggi si può vivere con l’Hiv, non ci si limita più a sopravvivere e questo è importante dirlo con grande chiarezza. Come occorre dire che l’hic riguarda tutti, al di là degli orientamenti sessuali di ciascuno”.
Ciacci ci tiene a spiegare che oggi, con le cure, si può condurre una vita normale con l'Hiv: "Con le cure, il tasso virale nel sangue viene annullato e non ci si ammala più di Aids. Certo, si muore ancora: chi non vuole o non può curarsi o chi si accorge troppo tardi della sua sieropositività, magari in Aids conclamato. Ecco, in questi casi è difficile intervenire sulla malattia con successo".
"Essere prevenuti verso i sieropositivi non ha più senso", dice Ciacci, "non abbiamo più il virus dell’Hiv nel sangue. Non è più rintracciabile. Sa cosa significa questo? Significa che possiamo fare una vita come quella di qualsiasi altra persona. Possiamo avere figli senza trasmettere loro la sieropositività. Possiamo fare l’amore con il nostro compagno o la nostra compagna senza preservativo, perché non trasmettiamo più nulla. Se mi tagliassi le vere e tu entrassi in contatto con il mio sangue non ti accadrebbe nulla, semplicemente perché nel mio sangue il virus non c’è. C’è nella mia mappatura genetica, c’è se sospendo le cure, ma se mi curo non corro alcun rischio. Meglio non ammalarsi, è chiaro. Ma se ci si ammala non è la fine del mondo. Si può vivere bene lo stesso".
@Marzia Diana