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3 Agosto 2022

L'acqua frizzante va a ruba

Acqua gassata, la crisi arriva sullo scaffale. Supermarket di Torino a secco

Acqua Sant'Anna. Il gruppo di Vinadio (in provincia di Cuneo), che conta su 1,5 miliardi di bottiglie prodotte ogni anno, ha fatto sapere già a luglio di aver fermato le linee di produzione dei propri prodotti gassati. La CO2 è introvabile. Secondo quanto affermato, le imprese che producono anidride carbonica preferiscono destinarla al settore della sanità e non c’è stato verso di far cambiare loro idea, nemmeno con la proposta di un corrispettivo più alto. 

L’Italia è il primo Paese in Europa e uno dei primi al mondo per consumo di acqua in bottiglia, con una media di oltre 200 litri l’anno a testa. Va però precisato che l’acqua frizzante consumata nel nostro Paese è solo una quota ridotta del totale, pari al 17% di un mercato che è dominato dall’acqua liscia che rappresenta il 69% dell’intero giro d’affari (un altro 14% è in capo alle acque effervescenti naturali - dati del 2020). 

Mineracqua, spiega che attraverso i propri associati ha avuto informazione che il blocco della fornitura di C02 era dovuto a lavori di manutenzione in uno dei grandi stabilimenti di AirLiquid, colosso che «estrae» l’anidride carbonica dall’aria e la lavora per poi essere utilizzata dalle diverse industrie, compresa quella delle acque frizzanti. 

 

 

@MorenoPisano