Il concerto dei Maneskin è finito nella bufera dopo che alcuni esperti della comunità medica e scientifica hanno lanciato l'allarme sul maxi assembramento che si creerà nella loro tappa romana, al Circo Massimo, sabato 9 luglio.
Secondo molti virologi, si può rischiare un focolaio proprio nel giorno previsto del picco dell'ondata Covid di quest'estate. Da lì la richiesta di rinviare il concerto o di mettere l'obbligo della mascherina Ffp2 agli spettatori.
Questo però non accadrà, come confermato dall'assessore ai Grandi eventi, turismo, sport e moda di Roma Alessandro Onorato, che ha detto che nessun concerto, tantomeno quello dei Maneskin, verrà rinviato.
Ma "si adotteranno tutte le precauzioni e gli accorgimenti che le autorità sanitarie indicheranno e, in collaborazione con gli organizzatori, metteremo in campo le azioni necessarie per farle rispettare".
"Nessuna prescrizione è prevista per eventi all'aperto e a questo ci atterremo", spiega Onorato, "salvo diverse disposizioni del Governo. Trovo però singolare che si stiano generando tutte queste polemiche pretestuose solo sull'appuntamento dei Maneskin a Roma, mentre in tutta Italia e anche all'estero i grandi concerti negli stadi e nelle piazze sono programmati e si svolgono senza troppi timori".
@Marzia Diana