Maurizio, 47 anni è diventato padre da pochi mesi, sente la morte avvicinarsi perchè ha avuto un infarto massivo del ventricolo sinistro e così chiede di potersi sposare con la propria compagna Silvia, 42 anni, proprio mentre è intubato in ECMO e ricoverato in terapia intensiva.
Il matrimonio viene definito “in fine vita” e viene celebrato dall’Ufficiale di Stato Civile del Comune di Torino nel pomeriggio con palloncini e cuori rossi illuminati dalla luce del diafanoscopio, il macchinario che illumina le radiografie e che si trova proprio a fianco del suo letto, al fondo del quale non ci sono i fiori ma le fotografie della piccola figlia di appena due mesi.
Accanto a lui la sposa con un bouquet speciale fatto con i tappi colorati delle provette dei prelievi di sangue. Si sposa intubato in terapia intensiva di cardiochirurgia in condizioni critiche, poi la sorpresa più grande, un regalo di matrimonio inaspettato che arriva dal destino: un cuore compatibile da trapiantare.
@MorenoPisano