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29 Giugno 2022

Una firma per un luogo sicuro per i senzatetto

Con una firma si può fare di più anche per chi è costretto a vivere la strada

Con la firma per la destinazione dell’8xmille alla Chiesa cattolica si possono sostenere i progetti per i poveri che sono già in essere e ampliarli offrendo servizi migliori. La povertà è sempre stata un tema urgente, ma quest’anno il numero delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese potrebbe addirittura crescere: nel 2021 erano quasi due milioni le famiglie in povertà assoluta presenti in Italia, ossia oltre 5 milioni e mezzo di persone di cui un quinto in minore età.

Firmare è un gesto potente che può cambiare il destino delle persone: sono state 2.120 le persone che nel 2021 per un totale di 26.904 notti hanno trovato accoglienza nel Dormitorio Galgario, situato in un ex convento del Settecento a Bergamo. Grazie a un contributo del 2019 di 510mila euro dei fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica si sono creati 80 posti letto per gli ultimi e gli emarginati. “Sugli 80 posti, suddivisi in stanze che hanno al massimo 5 letti, ce ne sono 10 sempre liberi – afferma Don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana di Bergamo – per offrire 3 notti in emergenza. I nostri volontari svolgono un lavoro prezioso relazionale in sinergia con gli operatori e, durante la notte, si recano, con le Unità di Strada operanti sul territorio, nei quartieri più poveri della città per sottrarre i nostri fratelli in difficoltà da una notte al gelo. Proprio per far fronte a tante storie di disagio ho modificato lo stile d’accoglienza passando da uno a tre mesi”. Ma il progetto si sta ampliando per inserire sportelli informativi, di consulenza legale, di mediazione linguistica e culturale, e altri servizi.

L’8xmille è fondamentale perché non è solo una firma; dietro quel gesto ci sono storie, c’è un sostegno, una presa in carico, un accompagnamento. È importante avere cura di quest’azione del cittadino grazie alla quale si possono mettere in atto una serie di attività e servizi. È un contributo che ci permette di sviluppare anche laboratori, come quello di musica e di pittura, e un servizio di prossimità attraverso attività di animazion”. Ma la rete Caritas ha permesso di aiutare anche le famiglie colpite dalla pandemia arrivando a 15mila nuclei e 45.500 persone garantendo anche altri servizi come il Polo diurno e notturno.

 

@MorenoPisano