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2 Marzo 2022

La Caritas diocesana di Cagliari promuove una raccolta fondi a sostegno della popolazione ucraina

La Chiesa di Cagliari, attraverso la Caritas diocesana, su iniziativa dell’arcivescovo mons. Giuseppe Baturi, promuove una raccolta fondi a favore dell'intera popolazione.

La capitale Kiev è sotto assedio e cresce il timore che aumenti sempre più il numero delle vittime civili, con il rischio di una catastrofe umanitaria. Sono già centinaia di migliaia gli sfollati e i rifugiati nei Paesi limitrofi. Caritas italiana sta moltiplicando gli sforzi in Ucraina, accanto alla Caritas nazionale, per far fronte ai bisogni immediati - per i quali ha già messo a disposizione i primi 100mila euro - ma anche per dare ascolto e sostegno psicologico alla popolazione sconvolta dalla follia della guerra. Gli operatori stanno cercando di mantenere in attività tutta la rete dei centri polivalenti attraverso i quali si stanno distribuendo generi alimentari, prodotti per l’igiene, per il riscaldamento, acqua potabile; inoltre si sta fornendo supporto psicologico, assistenza sanitaria, assistenza/accoglienza alle persone anziane sole e ai minori alloggiati in case famiglia e negli orfanotrofi pubblici. Si sta inoltre attivando anche la rete delle Caritas dei paesi limitrofi – Polonia, Romania e Moldavia –, per accogliere tutti coloro che fuggono e fuggiranno dalla guerra (si stima che nei prossimi giorni tra uno e cinque milioni di ucraini potrebbero cercare rifugio in Europa).

Nei giorni scorsi la Chiesa di Cagliari, attraverso l'arcivescovo mons. Baturi ha espresso «particolare affetto e comunione di preghiera alla numerosa comunità ucraina presente nella Diocesi» sottolineando come «l’invasione russa dell’Ucraina suscita angoscia e dolore, oltre che la più ferma condanna», e ricordando che 60 Vescovi di 20 paesi, riuniti a Firenze per l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, hanno pregato «perché alla popolazione dell’Ucraina siano risparmiate ulteriori violenze», chiedendo «ad una sola voce pace» e «facendo appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi». All'invito dei Vescovi, durante l'incontro di Firenze, si è unita anche la Presidenza della CEI - pienamente impegnata nel sostegno alla popolazione ucraina - che nei giorni scorsi aveva invitato tutte le Chiese in Italia a unirsi in una preghiera corale per la pace e a partecipare alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il 2 marzo, Mercoledì delle ceneri, accogliendo l’appello dello stesso Papa a rispondere «all’insensatezza della violenza» con «le armi di Dio».

Come segno tangibile di solidarietà la stessa Chiesa di Cagliari - attraverso la Caritas diocesana - promuove una raccolta fondi: «Consapevoli delle tragiche conseguenze umanitarie di questo conflitto - sottolinea il direttore della Caritas diocesana don Marco Lai - siamo tutti chiamati ad agire attraverso atti concreti di solidarietà. L’invito è a contribuire alla raccolta fondi che andrà a sostenere l'impegno di Caritas Italiana, accanto alla Caritas Ucraina, a favore di questo popolo colpito da atroci violenze e sofferenze». PER CONTRIBUIRE ALLA RACCOLTA FONDI si potranno da subito versare le offerte sui conti della Caritas diocesana, specificando nella causale: “Raccolta fondi emergenza Ucraina”: BANCA INTESA SAN PAOLO intestato a Arcidiocesi di Cagliari – Caritas Diocesana Piazza Palazzo 4, 09124 Cagliari IBAN IT26 V030 6909 6061 0000 0070 158; BANCOPOSTA – intestato a Arcidiocesi di Cagliari-Caritas Diocesana, via Mons. Cogoni 9, 09121 Cagliari IBAN IT87 Z076 0104 8000 0101 2088 967

Si può contribuire anche direttamente online attraverso la sezione “dona ora” del sito www.caritascagliari.it

 

 

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