Pietro Pais, bambino di soli 10 anni, che frequenta la 5° elementare di Usini, provincia di Sassari, ha da poco fatto una scoperta straordinaria. Ha portato alla luce un amuleto di 5 mila anni fa della necropoli a Domus de Janas di ‘Santu Pedru’.

Il ritrovamento dell’amuleto è avvenuto un paio di giorni fa, sotto la guida dell’archeologo Luca Doro, che ha seguito la formazione dei giovani studenti, sulla storia e sull’archeologia della Sardegna. L’oggetto è stato subito consegnato al Centro di restauro e conservazione dei beni culturali della Soprintendenza di Sassari per la sua documentazione e pulizia.

Il pendente, che riporta un foro nell’estremità, sembra un amuleto ricavato da un bracciale “brassard” di un arciere del III millennio a.C., altra ipotesi è che sia un peso di un sistema ponderale dell’età del bronzo. Le indagini daranno maggiori chiarezze, e porteranno alla ricerca di nuove risorse economiche per la ricerca all’interno della necropoli, lo ha fatto sapere l’archeologa Gabriella Gasperetti.

Alla presentazione hanno partecipato l’assessore alla Cultura del Comune di Alghero Alessandro Cocco e anche l’amministrazione comunale di Usini con l’assessore Rita Piras.

"Abbiamo portato i saluti e i ringraziamenti della città al giovane Pietro e a tutti i suoi compagni di classe”, ha detto l’assessore Alessandro Cocco, “tutti insieme protagonisti di questa splendida scoperta. I nostri siti archeologici, che rappresentano le radici lontanissime della nostra identità, sono ancora vivi. Questo nuovo ritrovamento lo dimostra e ci ricorda quanto sia importante far appassionare i più piccoli alla storia e alla scoperta, anche quella più casuale. Presto il MUSA accoglierà il pendente litico nella sua collezione".

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