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22 Giugno 2022

Calciobalilla e ping pong come i videopoker: prime multe sulle spiagge di Puglia e Toscana.

In vigore da giugno il decreto che stabilisce come gli apparecchi da gioco che non erogano vincite debbano comunque avere un certificato

Dagli stabilimenti balneari stanno scomparendo i classici biliardini che da più di mezzo secolo sono oggetto di sfide all’ultimo goal tra grandi e piccini. La causa è da attribuire a una nuova regolamentazione che ha equiparato il calciobalilla alle macchinette per il gioco d’azzardo, portando molti gestori a chiudere il gioco in ripostiglio per evitare di pagare multe salate.

Fino allo scorso anno infatti i calciobalilla erano esenti al pagamento dell’imposta sugli intrattenimenti applicata ai giochi a pagamento con vincita di premi, mentre il decreto n. 65 del 18 maggio 2021 ha previsto che anche i locali in possesso di biliardini e flipper debbano versare la tassa, che ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva e dotarsi della conseguente autorizzazione da parie dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli.

Tra gli apparecchi nel mirino del decreto ricadono biliardi, ping pong, flipper e appunto i calciobalilla. Pertanto entro il 30 aprile i gestori avrebbero dovuto fare la richiesta del titolo autorizzativo all'Agenzia delle Dogane. Lo stesso iter che si fa per i videopoker.

E dall’entrata in vigore del decreto sono già arrivati i primi effetti: il titolare di un lido di Margherita di Savoia, in Puglia, è stato già multato perché ancora non aveva ottemperato agli obblighi previsti dalla legge. In Toscana invece i colleghi hanno fatto scomparire dai lidi tutte le apparecchiature elencate nel decreto: le multe possono arrivare fino a 4mila euro.

 

@MorenoPisano