Paul McCartney è negli Stati Uniti con "Got Back", la sua nuova serie di concerti che ha un titolo quasi inevitabile: da una parte indica il ritorno al live dopo la pandemia, durante la quale ha inciso "III", il suo ultimo album solista, dall'altra gioca con "Get Back", il titolo del formidabile documentario firmato da Peter Jackson sulla realizzazione di "Let It Be".
52 anni dopo lo scioglimento dei Beatles Paul McCartney è ancora in tour con l'energia per suonare 36 brani e sventolare la bandiera dell'Ucraina. Anche dal punto di vista dell'impegno non si è mai tirato indietro: è vegetariano, in prima fila con il movimento per la cancellazione del debito dei Paesi del Terzo Mondo e per rendere obbligatorio l'insegnamento della musica nelle scuole. Particolare non trascurabile è anche uno dei musicisti più ricchi del mondo.
Come racconta l'Ansa, la sua forza è stata non rimanere prigioniero dei Beatles. Se tra un concerto e l'altro avrà il tempo di pensare a fare qualche bilancio il peggio che gli potrà capitare è sentire qualche puntura di nostalgia. Per il resto sarà solo l'ennesima occasione per guardare alla sua storia di ragazzo di Liverpool, che cresce nel dopoguerra e con tre amici attraverso la musica cambia per sempre il significato stesso dello scrivere canzoni, attraversa il '900 e si gode il 21mo secolo con una meritata fama di leggenda.
@MorenoPisano