'Torniamo a fare rumore' è lo slogan della manifestazione che ha invaso il centro della Capitale, scelto in onore all'icona Lgbtq+, Raffaella Carrà, scomparsa nel luglio scorso. Un motto quello scelto soprattutto rilanciare la battaglia per avere piena uguaglianza di diritti. Dopo due anni di pandemia torna un Pride, più colorato che mai e ad aprire il corteo sono le istituzioni cittadine. Al fianco del Circolo Mario Mieli e agli organizzatori, a tenere lo striscione in prima fila, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
La regina del Pride romano è stata Elodie, madrina della manifestazione di ieri, che ha animato la sfilata con le sue canzoni e arrivata sul carro vicino al Colosseo ha fatto ballare i presenti con il suo singolo 'Bagno a mezzanotte'. "Sono molto molto felice, ed è importante manifestare e ricordare che dove c'è l'amore c'è la normalità e la verità soprattutto". In piazza con tanti giovanissimi anche genitori e famiglie con bambini. Il mese del Pride fa così sentire la sua voce anche se a Roma la giornata era iniziata con una contestazione: il movimento politico cattolico Militia Christi e il movimento nazionale della Rete dei patrioti hanno affisso all'alba manifesti contro "il triste evento" lungo il percorso del corteo. A favore del Pride si è invece schierata l'ambasciata Usa presso la Santa Sede: "Love si love", "l'amore è amore": ha scritto in un tweet sostenendo "la parità di diritti per tutti" e postando anche foto della loro partecipazione all'evento nella Capitale.
@MorenoPisano