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25 Maggio 2022

Alberto Stasi: "La verità? Chiara non l'ho uccisa, i Ris hanno sbagliato tutto"

Alberto Stasi parla per la prima volta dal carcere di Bollate, intervistato dalle "Iene"

Alberto Stasi parla in esclusiva e per la prima volta, a distanza di sette anni dal suo arresto per omicidio, ai microfoni di una trasmissione televisiva, nello speciale de "Le Iene" dal titolo "Delitto di Garlasco: la verità di Alberto Stasi" in onda su Italia1.

"Perché hai fretta di portare in carcere una persona sulla base di un risultato ancora parziale? Non c'era motivo ma il meccanismo si era messo in moto: era stato emesso un provvedimento, i carabinieri erano arrivati, i giornalisti erano già fuori dalla caserma, mandare tutti a casa, in qualche modo, credo dispiacesse".

Nell'agosto del 2007 una ragazza di 26 anni - Chiara Poggi - viene trovata morta nella villetta della sua famiglia in un piccolo e tranquillissimo paese in provincia di Pavia, Garlasco, dal fidanzato Alberto Stasi che viene da subito iscritto nel registro degli indagati. Nel 2015, a otto anni dal delitto e dopo essere stato riconosciuto innocente per due volte, ma al quinto processo (tra sentenze e appelli) viene condannato a sedici anni di carcere per averla assassinata brutalmente.

"Perché ho deciso di parlare oggi? Per dare un senso a questa esperienza, perché certe cose non dovrebbero più accadere. Se una persona vive delle esperienze come quella che ho vissuto io questa deve essere resa pubblica, a disposizione di tutti, e visto che ho la possibilità di parlare lo faccio, così che le persone capiscano, possano riflettere e anche decidere, voglio dire, se il sistema che c’è va bene oppure se è opportuno cambiare qualche cosa".

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Dal carcere di Bollate dove sta scontando la sua pena Stasi rompe il silenzio con Alessandro De Giuseppe e Riccardo Festinese, per raccontare come, secondo lui, sarebbero andate le cose, in un documento inedito. 

Tra le prime domande dell'inviato c'è quella del se sia stato lui a uccidere Chiara Poggi. "Quando mi chiedono se ho ucciso io Chiara penso che non sanno di cosa stanno parlando", risponde Stasi, poi il discorso assume un altro tono: "Nell'immaginario comune un innocente in carcere è un qualcuno che soffre all'ennesima potenza. Per me non lo è, semplicemente perché la mia coscienza è leggera. Alla sera quando mi corico io non ho nulla da rimproverarmi. Certo, ti senti privato di una parte di vita perché togliere la libertà a una persona innocente è violenza, però non hai nulla da rimproverarti, l'hai subita e basta, non è colpa tua".

 

@MorenoPisano