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3 Maggio 2022

Mino Raiola, dopo la morte l'eredità dei suoi contratti nelle mani di un'avvocata

Il procuratore scomparso all'età di 54 anni anche negli ultimi mesi di malattia aveva affidato gran parte del lavoro a Rafaela Pimenta, avvocato brasiliano

Mino Raiola, morto a 54 anni pochi giorni fa, ha lasciato un vuoto nel mondo dello sport. E sarà difficile per i suoi colleghi raccogliere la sua eredità da procuratore. L'agente di Nocera Inferiore era unico nel suo genere perché con grande empatia riusciva a stabilire un feeling unico con i calciatori. Tanto che i più grandi campioni hanno un ricordo di lui eccezionale. In molti lo chiamano "il re dei procuratori" e ora che non c'è più toccherà a due persone in particolare rimettere in moto i suoi affari: il cugino Vincenzo Raiola e l'avvocato brasiliano Rafaela Pimenta. Raiola, nella sua vita lavorativa, faceva riferimento soprattutto a loro. I due quindi si trovano per il momento a doversi occuparsi dei calciatori che militano in Italia, ma all'avvocato potrebbero toccare le questioni più "operative" e burocratiche.

Rafaela Pimenta e Raiola si sono conosciuti in un progetto legato a una scuola calcio nel lontano 2003. Lei, originaria di San Paolo, dopo la laurea è diventata professoressa di diritto internazionale ed è molto riservata, lontano dai social e si muove sempre dietro le quinte. Negli anni è diventata un vero braccio destro per Raiola, del quale è stata anche rappresentante come investitore in una squadra chaiamata Associação Maga Esporte Clube. 

Non a caso Raiola aveva deciso di mettere nelle mani di Rafaela Pimenta la gestione di due dei suoi calciatori più preziosi, e al centro di trattative di certo non semplici, ovvero Pogba e Haaland. In questi mesi difficili per Mino, a fare le sue veci, anche negli incontri con le pretendenti al norvegese c'era proprio lei.

 

@Marzia Diana