Prima battuta d’arresto per Netflix che per la prima volta dal 2011 perde abbonati.  

La più grande azienda per la produzione cinematografica, televisiva e la distribuzione online dei contenuti nel primo trimestre conta 200mila iscritti in meno e un forte calo del titolo a Wall Street dell 22,5 per cento. 

Si stima anche che la perdita di iscritti sia maggiore nei prossimi mesi. La guerra in Ucraina ha portato in Russia la rinuncia a 700mila abbonati, e negli Stati Uniti e Canada la perdita è stata di 600mila abbonati. Di questo passo si potrebbero perdere 2 milioni di iscritti nel corso del 2022.

Tra i motivi che potrebbero aver portato a questa perdita, il rincaro dei prezzi dell’abbonamento che parte dai 7,99€ fino ad arrivare a 17,99. Piattaforme come Disney+ e Amazon Prime Video, hanno offerto agli utenti la possibilità di scegliere. In entrambi i casi il costo dell’abbonamento è decisamente più basso(8,99 euro al mese o 89,99 all’anno per Disney+, soltanto 36 euro all’anno per Prime, il cui abbonamento include anche la spedizione gratuita per l’ecommerce) a fronte di un’offerta sempre più ricca e arricchita.

Come ha deciso di intervenire Netflix? Nella lettera trimestrale agli azionisti l'azienda ha anticipato che sta arrivando una stretta globale sulla condivisione delle password che permette l’utilizzo senza pagare l’abbonamento. Ma un'altra opzione, stando a quanto trapela, sarebbe quella di proporre un abbonamento a basso prezzo con la pubblicità, così da frenare la fuga e tentare di attirare nuovi abbonati. 

@Monica Magro