È un destino crudele quello che attende tanti animali in Ucraina: la guerra non sta risparmiando nemmeno loro, soprattutto quelli rimasti negli zoo, che non hanno potuto trovare una via di fuga.

Quelli abbandonati sono ormai senza acqua nè cibo. Tanti altri invece, dopo aver passato la vita nelle gabbie, ora saranno abbattuti perché i loro zoo sono stati bombardati.
Succede ad esempio a Kharkiv, una delle città più devastate dagli attacchi russi: lì c'è un ecoparco con tigri, leoni e orsi. Questi animali purtroppo verranno soppressi, perché non c'è modo di trasportarli: lo ha dovuto annunciare il fondatore dell'Ecopark, Alexander Feldman, in un video messaggio, citato da Ukrainska Pravda. "L'Ecopark non c'è più. Oggi si sta prendendo una decisione, abbiamo un'ora fino a sera, o per uccidere tutti, farli addormentare, o pensare al trasporto. Ma non c'è nessun posto dove mandarli".

Così anche a Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale, dove è in corso una strage di cani e mucche. Tetiana Didenko, direttrice del centro veterinario della città, ha curato 250 animali, rimasti con quantità minime di acqua e mangime.

Bombardato anche lo zoo per bambini di Yasnohorodka, nella periferia della capitale ucraina. Il proprietario ha detto all'emittente locale MyKiev: "Il nostro zoo è quasi interamente distrutto. Abbiamo grandi difficoltà a nutrire e mantenere gli animali. Stiamo cercando di evacuarli e chiediamo aiuto per organizzare un corridoio di evacuazione".

C'è però una salvezza: una missione organizzata appena fuori Kiev, attraverso la quale i volontari sono riusciti a far evacuare lama, alpaca, rari pellicani rosa, cammelli, bufali, mucche scozzesi, asini e pony.
 

@Marzia Diana