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14 Marzo 2022

Per la guerra in Ucraina spunta la ricerca di mercenari sui social

Ricerca di mercenari sui social, le ricompense ai disertori e la propaganda su Tiktok per andare in guerra in Ucraina

La Russia ha dato il via a una campagna di reclutamento di mercenari utilizzando VK, la principale piattaforma social in Russia. Secondo la Bbc, nella prima settimana di guerra sono stati postati diversi messaggi per cercare "guardie di sicurezza" in altri Paesi dell'ex Unione Sovietica pronte a scendere in campo per combattere. La Russia è dovuta ricorrere a fonti alternative per garantire rinforzi "alle sue forze regolari sovraccariche". Vladimir Putin ha pubblicamente accolto il reclutamento di 16mila 'volontari' provenienti in gran parte del Medio Oriente. Anche Kiev si è affidata a soldati provenienti dall'estero e forze militari come il Battaglione Azov di estrazione ultra nazionalista.

Per queste attività di reclutamento la guerra si trasferisce sui social dove Kiev ha avviato subito un'intensa campagna di comunicazione su Telegram per raccontare al mondo ciò che stava accadendo in Ucraina. Così la Russia per recuperare terreno si affida a Tik Tok. Un'inchiesta della rivista Vice, scrive il Messaggero, ha portato alla luce una manovra social che avrebbe coinvolto centinaia di influencer russi. Il Cremlino avrebbe fornito istruzioni molto dettagliate per pubblicare contenuti prestabiliti in cambio, pare, di una generosa ricompensa. Kiev intanto promette un milione di dollari a ciascun pilota russo che diserterà consegnando all'Ucraina il suo jet, e mezzo milione per i piloti di elicottero. Il messaggio diffuso tramite le frequenze militari è chiaro: "Per sfruttare questa opportunità, è necessario arrendersi alle autorità ucraine" e consegnare gli equipaggiamenti. In cambio, "tu e la tua famiglia potete diventare persone benestanti, non più obbligate a eseguire ordini criminali. Puoi diventare libero e ricco". L'annuncio sta circolando da ore sul web, promosso da numerosi sostenitori fra cui account riferibili al gruppo Visegrad.

 

@Moreno Pisano