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1 Marzo 2022

Dieci anni senza Lucio Dalla, cantautore simbolo della musica italiana

Sono passati dieci anni dalla morte di Lucio Dalla: alcune curiosità sulla sua vita

Era il primo marzo del 2012 quando Lucio Dalla, reduce dal suo concerto al festival jazz di Montreux, tornava nel suo albergo, l'Hotel Plaza, dove chiudeva gli occhi per sempre, tre giorni prima del suo 69esimo compleanno. Sono passati dieci anni dalla morte di uno dei cantautori simbolo della musica italiana e autore di alcune delle più belle canzoni degli ultimi 40 anni. Il suo immenso talento è ricordato da tutti con commozione. Ma ci sono tante curiosità sulla sua vita. 

"A scuola andavo male, preferivo andare in giro a suonare. A diciassette anni ero già a Roma a fare musica", confessò Lucio in alcune interviste. Non terminò mai gli studi, ma nel 1999 l'università di Bologna gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Lettere e filosofia.

A soli dieci anni, per il suo compleanno, Walter Fantuzzi, marito della socia nella sartoria di mamma Jole, gli regalò un clarinetto. Il piccolo Lucio imparò così a suonare lo strumento da autodidatta, e dopo qualche tempo iniziò ad esibirsi con alcune formazioni jazz bolognesi. 

Nel corso della sua carriera Lucio Dalla ha collaborato con tantissimi artisti, molti dei quali scoperti da lui. Ma lui invece fu notato da Gino Paoli al Cantagiro 1963: l’autore de "Il cielo in una stanza" lo convinse a lasciare i Flippers - di cui Dalla era voce solista, clarinetto e sax - per intraprendere la carriera solista.

Una curiosità sulla sua celebre casa di via D'Azeglio 15 a Bologna, oggi sede della Fondazione Dalla: Lucio per depistare i fan fece scrivere sul citofono "Commendator Domenico Sputo". 

 

@Marzia Diana