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26 Febbraio 2022

Mamma torna a casa dopo il parto, ma la figlia non è la sua

Errore all’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo: una mamma è tornata a casa dopo il parto insieme ai figli, ma la bambina non era la sua

Una chiamata dall’ospedale che aveva lasciato poche ore prima dopo aver partorito due gemelli. “Signora, ci scusi, ma la bambina non è la sua”. È successo all’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo, dove una donna ha partorito due gemelli: un maschio e una femmina. Mentre la coppia si preparava per passare la prima notte con i loro gemelli, poche ore dopo essere rientrati a casa, hanno ricevuto una chiamata del tutto inaspettata. “La piccola che è con voi non è vostra figlia, scusateci”. Quattro giorni prima la bambina è stata scambiata, probabilmente già in culla, con un'altra neonata. 

I genitori comprensibilmente sono sotto shock: "Speriamo che incidenti simili non capitino più".

La storia è stata raccontata dall’Eco di Bergamo. "Mi sono ricordata di quando avevo espresso dubbi - racconta la mamma della piccola - di quando mi ero stranita nel vedere capelli e ciglia scure. La mia bimba appena nata aveva colori chiari, come i miei. Ma quella che ho accudito sin dal giorno dopo il parto, invece, era mora. Non era lei". "Siamo volati al Papa Giovanni martedì notte – ricorda  – e lì abbiamo incrociato la mamma che, al posto nostro, aveva accudito per giorni la nostra bimba mentre noi cullavamo la sua".

"L’errorespiega l’ospedale in una nota - è stato favorito dal fatto che le bambine sono nate a poche ore di distanza, con peso sovrapponibile e una storia clinica molto simile."

"Si è trattato di una situazione eccezionale, mai verificatasi in precedenza - prosegue la nota - nel nostro punto nascita dove vengono alla luce più di 4mila bambini ogni anno, generata - presumibilmente - dal mancato rispetto della procedura in essere, che prevede la verifica dei braccialetti identificativi della coppia mamma/neonato al momento dell’arrivo del bambino nella stanza di degenza della mamma dopo essere transitato dal Nido". 

 

@Monica Magro