Una chiamata dall’ospedale che aveva lasciato poche ore prima dopo aver partorito due gemelli. “Signora, ci scusi, ma la bambina non è la sua”. È successo all’ospedale “Papa Giovanni” di Bergamo, dove una donna ha partorito due gemelli: un maschio e una femmina. Mentre la coppia si preparava per passare la prima notte con i loro gemelli, poche ore dopo essere rientrati a casa, hanno ricevuto una chiamata del tutto inaspettata. “La piccola che è con voi non è vostra figlia, scusateci”. Quattro giorni prima la bambina è stata scambiata, probabilmente già in culla, con un'altra neonata.
I genitori comprensibilmente sono sotto shock: "Speriamo che incidenti simili non capitino più".
La storia è stata raccontata dall’Eco di Bergamo. "Mi sono ricordata di quando avevo espresso dubbi - racconta la mamma della piccola - di quando mi ero stranita nel vedere capelli e ciglia scure. La mia bimba appena nata aveva colori chiari, come i miei. Ma quella che ho accudito sin dal giorno dopo il parto, invece, era mora. Non era lei". "Siamo volati al Papa Giovanni martedì notte – ricorda – e lì abbiamo incrociato la mamma che, al posto nostro, aveva accudito per giorni la nostra bimba mentre noi cullavamo la sua".
"L’errore – spiega l’ospedale in una nota - è stato favorito dal fatto che le bambine sono nate a poche ore di distanza, con peso sovrapponibile e una storia clinica molto simile."
"Si è trattato di una situazione eccezionale, mai verificatasi in precedenza - prosegue la nota - nel nostro punto nascita dove vengono alla luce più di 4mila bambini ogni anno, generata - presumibilmente - dal mancato rispetto della procedura in essere, che prevede la verifica dei braccialetti identificativi della coppia mamma/neonato al momento dell’arrivo del bambino nella stanza di degenza della mamma dopo essere transitato dal Nido".
@Monica Magro