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4 Febbraio 2022

Netflix in causa per "La regina degli scacchi" con l'ex campionessa

L'ex campionessa degli scacchi ha portato in tribunale Netflix, che dovrà rispondere dell'accusa di diffamazione

Netflix è nei guai e potrebbe perdere 5 milioni di dollari per la causa intentata dalla una "Regina degli scacchi" della realtà, campionessa mondiale citata nella serie tv The Queen’s Gambit. Il telefilm con protagonista Anya Taylor-Joy è stato uno dei più seguiti nel 2020, conquistando premi agli Emmy e ricevendo l'appoggio di una larga fetta di pubblico. Il problema è nato però dalla campionessa degli scacchi Georgiana Nona Gaprindashvili, a cui non è piaciuta per niente una battuta dell’episodio finale. La campionessa dal 1962 al 1978 per l’Unione Sovietica viene infatti citata nello show di Scott Frank in maniera, a suo parere, poco lusinghiera e presuntamente sessista,  ma anche falsa. Nello specifico il gigante dello streaming è accusato di aver travisato "uno dei risultati più significativi della carriera" della leggenda degli scacchi sovietica, ovvero quello di aver affrontato giocatori uomini.

 Ne La regina degli scacchi si dice infatti che Gaprindashvili non ha mai affrontato uomini (cosa non vera), sminuendo così la portata delle sue imprese sulla tavola da 64 caselle. Un riferimento ad un personaggio reale in una serie di fantasia, contenente però un’informazione "è manifestamente falsa, oltre ad essere grossolanamente sessista e sminuente". 

La Gaprindashvili, che ora ha 80 anni e vive a Tbilisi, Georgia, ha duellato con decine di uomini. 

 

@sintonynews