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26 Gennaio 2022

Gli eredi di Umberto II di Savoia rivogliono i gioielli della Corona

I gioielli della Corona, fra cui 6.732 brillanti e 2.000 perle, sono custoditi in un caveau della Banca d'Italia dal giugno 1946

Gli eredi di Umberto II di Savoia rivogliono i gioielli della Corona, che sono custoditi in un caveau della Banca d'Italia dal giugno 1946. Per questo, il principe Vittorio Emanuele e le principesse Maria Gabriella, Maria Pia e Maria Beatrice citeranno in giudizio la presidenza del Consiglio, il ministero dell'Economia e la Banca d’Italia.

Lo ha confermato l'avvocato degli eredi Sergio Orlandi: "A differenza degli altri beni, questi non sono mai stati confiscati e sono rimasti pendenti. Perciò devono essere restituiti", spiega il legale. La citazione segue un tentativo di mediazione che era già avvenuto martedì 25 gennaio, che ha avuto esito negativo. "Abbiamo fatto l'incontro per la mediazione - dichiara l'avvocato - Era presente il principe Emanuele Filiberto, che ha le deleghe degli eredi. La mediazione, che segue una diffida che avevo presentato, non ha avuto esito positivo. A questo punto, tra qualche giorno, procederemo alla citazione in giudizio, che a breve sarà depositata". "Andremo in fondo alla vicenda, siamo determinati”, sottolinea il legale.

Il legale ha chiesto alla Banca d'Italia di mettere a disposizione entro 10 giorni il patrimonio che comprende migliaia di gioielli di pregio, fra cui 6.732 brillanti e 2.000 perle. 

 

@sintonynews