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13 Gennaio 2022

Costa Concordia, dieci anni dalla tragedia: Schettino potrà uscire dal carcere

Quella notte interminabile costò la vita a 32 persone, bloccate nella nave che si inabissava. Schettino definito "detenuto modello"

Sono passati esattamente dieci anni dalla tragedia della Costa Concordia, che tutti ricordiamo come l'incidente in mare più grave nella storia della navigazione italiana. Quasi cinque invece dalla condanna che vide il comandante Francesco Schettino come principale responsabile del naufragio. In quella notte interminabile sono morte 32 persone, bloccate dentro quel mostro che si inabissava.

Erano le 21.45 del 13 gennaio 2012 quando, di fronte all'isola del Giglio, la nave da crociera Costa Concordia urta gli scogli per colpa di una manovra azzardata del capitano e squarcia lo scafo per 70 metri. L’accusa infamante per il comandante è proprio quella di aver abbandonato la nave per primo.

Schettino deve scontare 16 anni di reclusione nel carcere di Rebibbia, dove, come racconta La Stampa, si sta dimostrando un "detenuto modello": ha ripreso a fare sport ed è tornato anche sui libri, frequentando corsi universitari in legge e giornalismo. La sua condotta sarebbe "esemplare", tanto che a maggio 2022 potrà chiedere l’ammissione a misure alternative e potrebbe quindi uscire dal carcere e scontare il resto della pena ai domiciliari.

Il suo legale dice al quotidiano torinese che il comandante deve “continuare a fare un percorso psicologico non facile. Anche lui in fondo è un naufrago, pensa e ripensa a quella maledetta notte e a quei trentadue morti. Lui è l’unico a pagare con il carcere, ma la verità è che all’origine del naufragio c’è stato un errore organizzativo".

 

@Marzia Diana