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3 Gennaio 2022

Addio a Richard Leaky, il paleontologo che scoprì lo scheletro Homo erectus

Morto all'età di 77 anni il cacciatore di fossili keniano

È morto all'età di 77 anni il celebre paleontologo e cacciatore di fossili keniano Richard Leakey: le sue rivoluzionarie scoperte hanno contribuito a dimostrare che l’umanità si è evoluta in Africa. Ad annunciare la sua scomparsa è stato il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta.

Leakey, nato a Nairobi il 19 dicembre 1944, arrivava da una famiglia di ricercatori: inevitabile per lui diventare un cacciatore di fossili visto che i suoi genitori erano Louis e Mary Leakey, i più famosi scopritori al mondo di ominidi ancestrali. Durante gli anni '70 ha guidato spedizioni che hanno puntato i riflettori sulla comprensione scientifica dell'evoluzione umana, con la scoperta dei crani di Homo habilis (1,9 milioni di anni) nel 1972 e di Homo erectus (1,6 milioni di anni) nel 1975.

Aveva posato anche sulla copertina della rivista Time con un modello di Homo habilis, sotto il titolo 'How Man Became Man'. Nel 1984 avrebbe goduto del suo ritrovamento fossile più famoso: la scoperta di uno scheletro di Homo erectus. Soprannominato Turkana Boy, risale a circa 1,5 milioni di anni fa ed è lo scheletro umano più antico.

Al di là della sua importante carriera però Leakey dovette affrontare gravi problemi di salute. Nel 1969 gli fu diagnosticata una malattia renale terminale e dieci anni dopo ricevette un trapianto di rene da suo fratello, Philip. Riuscì a sopravvivere a un disastro aereo quando il velivolo sul quale viaggiava nel 1993 si schiantò nella Rift Valley: in quell'occasione perse però entrambe le gambe. Lasciò così alla moglie Meave Leakey e alla figlia Louise Leakey il compito di continuare le attività di ricerca, mentre lui si dedicò alla vita politica.