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7 Ottobre 2021

Riaperture, in attesa del decreto sulla capienza protestano le discoteche

Manca ancora l'accordo nella maggioranza. A Rieti la prima somministrazione contemporanea del vaccino antinfluenzale e della terza dose anti-Covid

Non c'è ancora accordo sulle discoteche, settore chiuso ormai da più di un anno. Nella riunione di martedì il Cts ha dato il via libera ma con molti paletti: massimo 35% di capienza al chiuso e 50% all'aperto, compreso il personale dipendente, utilizzo obbligatorio dei bicchieri monouso, impianti di aerazione senza riciclo di aria, un meccanismo di registrazione dei clienti che consenta un eventuale tracciamento dei presenti, obbligo di mascherina tranne quando si balla. Il perché di tanto rigore lo ha spiegato lo stesso Comitato: si tratta di "attività che si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus". Per Matteo Salvini, ma anche per gestori e associazioni di categoria, si tratta di misure improponibili. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è sulle posizioni degli esperti, "In questi mesi abbiamo sempre messo avanti il diritto alla salute", ha detto il ministro Speranza a proposito della capienza del 35% per le discoteche. "Ci confronteremo in CdM sulla possibilità di nuove aperture". Ma "i vaccini sono la chiave per chiudere questa stagione, l'arma che ci permette di aprire una stagione diversa", ha aggiunto. "Dobbiamo continuare con trasparenza a fornire elementi di evidenza scientifica" per convincere "i pochi che non si sono ancora vaccinati" e che sono "una piccola minoranza,un 15%", ha continuato. Dubbi li hanno anche in Forza Italia e nel M5s, con questi ultimi che chiedono ristori adeguati e immediati se rimarrà quello il limite. Spetterà a Mario Draghi la sintesi tra le diverse posizioni.

Il decreto riguarda anche sport e stadi, il Cts ha suggerito all'esecutivo di procedere ad un allargamento della capienza fino ad un massimo del 75% per gli stadi all'aperto e fino ad un massimo del 50% per gli impianti al chiuso. Per cinema, teatri e sale da concerto l'indicazione è per una capienza massima dell'80% al chiuso e del 100% all'aperto, sempre con certificato verde e mascherina. Nessuna limitazione invece per i musei.

 

 

@Moreno Pisano