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Spettacolo
6 Settembre 2021

È morto l’attore francese Jean-Paul Belmondo, aveva 88 anni

La notizia del decesso è stata data dal suo avvocato. Aveva recitato anche in Italia diretto, tra gli altri, da Alberto Lattuada, Vittorio De Sica e Renato Castellani

La notizia del decesso è stata data dal suo avvocato: «Era molto affaticato da qualche tempo. Si è spento serenamente», ha precisato il legale. Aveva recitato anche in Italia diretto, tra gli altri, da Alberto Lattuada, Vittorio De Sica e Renato Castellani accanto a Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Sophia Loren e Stefania Sandrelli. Ebbe anche una relazione con l’attrice Laura Antonelli.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Figlio di uno scultore, negli anni del liceo aveva coltivato il sogno di diventare uno sportivo: intraprese la carriera cinematografica dopo aver partecipato a due pellicole di successo come «A doppia mandata» di Claude Chabrol nel 1959 e «La ciociara» di Vittorio De Sica nel 1960. E’ rapido a cambiare registro affidandosi a Jean-Luc Godard che lo vuole protagonista di 'Fino all'ultimo respiro' (1960) e poi di 'Pierrot le fou' (1965). Ma è nel cinema poliziesco (il polar) che combatte la grande battaglia per la popolarità con Delon. Belmondo recita con Claude Sautet in 'Asfalto che scotta' (1960), 'Quello che spara per primo' di Jean Becker (1961), 'Quando torna l'inverno' di Henri Verneuil (1962), fino a 'Lo spione' del maestro Jean Pierre Melville.

 

Nel 1970 con 'Borsalino' fa coppia don Delon, successo planetario e inizio di una quarta fase nella carriera di Belmondo che intanto ha lavorato con tutti i registi più apprezzati e popolari, da Claude Lelouch a Francois Truffaut ('La mia droga si chiama Julie') e ha coniato una coppia di sicura simpatia con la perfetta 'spalla' Lino Ventura.

Belmondo si è sposato due volte (con la ballerina Elodie che gli ha dato tre figli e l'attuale compagna Natty). In teatro ripassa tutti i grandi classici, veste perfino i panni del mattatore Kean e aspira a un finale di carriera da 'padre nobile', guadagnandosi intanto il Premio Cesar come miglior attore nel 1989 per ''Una vita non basta'' di Claude Lelouch.