Dopo la lunga battaglia legale con Amber Heard, e quella, poi persa, contro il Sun, Johnny Depp ritorna a far parlare di se a Hollywood con un'intervista al Sunday Times, nella quale l'attore ha espresso il suo risentimento e disappunto nei confronti del mondo del cinema, in particolare i produttori e distributori, che starebbe cercando di boicottare il suo ultimo film, "Minamata", presentato alla Berlinale nel 2020 ma poi bloccato dalla distribuzione nei cinema. «Alcuni film toccano le persone nel profondo e questa cosa è successa con gli abitanti di Minamata e con tutti quelli che hanno vissuto sulla loro pelle delle vicende del genere. E Hollywood sta provando a boicottarlo, magari per colpa dell’attore protagonista e della brutta situazione in cui versa, una condizione spiacevole e disordinata? Quante volte è già accaduto? Ma, sai, mi sto muovendo verso dove devo andare per portare le cose alla luce» ha dichiarato l’attore. Anche secondo il regista Andrew Levitas, il suo film Minamata è stato “seppellito” dalla MGM a causa della vita privata di Johnny Depp, interprete del protagonista. In Minamata, Depp veste i panni Eugene Smith, fotoreporter di guerra di Life che, all'inizio degli anni 70 denunciò l’avvelenamento da mercurio a danno della natura e degli abitanti di Minamata, un piccolo villaggio di pescatori giapponesi. Intanto dopo che pochi giorni fa è stata resa nota la notizia che Johnny Depp riceverà il premio alla carriera al Festival internazionale del cinema di San Sebastián sono subito nate numerose polemiche.
@MP